Mare di Erri De Luca

Mare

Prima dell’alba scendo al molo

sciolgo la fune della barca

vado a remi verso il largo

con le braccia muovo il mare fermo

mi stacco dall’isola

incrocio con la prima luce il bianco delle alici che saltano sull’acqua

perchè sotto ci deve essere il tonno..

sto in mezzo a loro brulichio che fa friggere il mare

punto verso la secca l’altipiano sommerso che so ritrovare

l’isola sbiadisce dietro la foschia

l’unico suono è il tuffo dei remi in acqua e del mio fiato all’aria

il primo sole prende le gocce della fronte

mi strofino le mani con l’acqua marina

prima di immorsare l’esca

penso alla preghiera di un pescatore

“Pane nostro che sei nel mare”

l’amo è un punto interrogativo

lo rivesto con l’esca

lo calo in mare

ed aspetto che la domanda incontri la risposta del pesce lusingato dal boccone

lo strappo della lenza in fondo al polpastrello avvisa il corpo

il braccio salta verso l’alto

dal fondo risale un bianco luccicante appeso al filo

sul legno della barca il pesce batte di coda

e salta prigioniero dell’aria sconosciuta

gli libero la bocca dall’amo

lo metto nella tinozza

è il prmo il benevenuto dono del mare a me..

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