1 dicembre Giornata mondiale contro l’Aids: allarme donne e adolescenti

Dieci nuove diagnosi da Hiv al giorno, frutto, nella maggioranza dei casi, di rapporti non protetti.

Diagnosi sempre più tardive, aumento degli infettati che non sanno di esserlo.

In Italia la mortalità per Aids è tra le più basse del mondo ma il numero delle infezioni non accenna a diminuire: ogni anno se ne contano 4000.

In un quinto dei casi la contagiata è la donna.

Per la Giornata mondiale contro l’Aids, il 1 dicembre, la Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) ha presentato due nuovi progetti sostenuti da AbbVie.

proteggiti

L’Oms ha lanciato l’allarme anche per gli adolescenti: a rischio e malati soprattutto nei paesi africani ma anche da noi la non conoscenza del pericolo dell’infezione sta cominciando a preoccupare ginecologi e infettivologi.

Il primo progetto (oltre alle associazioni di pazienti Nadir, Nps, Anlaids, Plus anche quelle degli infermieri malattie infettive, la Società italiana farmacisti ospedalieri, il ministero della Salute e l’Istituto superiore di sanità) si occuperà di tracciare un percorso assistenziale del malato per trovare i “buchi neri” e le tappe critiche.

Il secondo progetto (“Win, women infectivology network”) dedicato alle donne che rappresentano il 21% delle persone infettate. Giovani tra i 15 e i 49 anni. Saranno sviluppati lavori di ricerca, educazionali e di sensibilizzazione destinati proprio all’assistenza delle pazienti. Sono 35mila quelle che in Italia convivono con il virus.

Non chiudiamo gli occhi.

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