Strano questo post…
Intanto che lo scrivo so esattamente che lo programmerò per venerdì 19 novembre 2010…
Intanto che lo scrivo c’è la sua voce che mi accompagna….
La prima prova… La prima di tre giornate conclusive di un percorso duro, molto duro, che mi ha vista crescere, cambiare, mettermi costantemente in discussione davanti al giudice più severo che possa esistere, me stessa.
In questi giorni ho letto, studiato, ma sempre in modo molto superficiale. Non mi sento pronta.
Rileggo ciò che ho scritto nel lavoro conclusivo di questo percorso…. E mi ritrovo. Mi vedo per quella che sono….
"Ho voglia di sperimentarmi, ma ho paura di tuffarmi, mi manca il respiro, ma so che se aspetto il momento giusto, per quanto mi riguarda, quello non arriverà mai. Per un attimo mi sembra di essere in apnea e in quella sensazione, che vivo quando guardo i fondali del mio mare, penso che, in fondo, nel buio delle profondità marine, spesso si nascondono coralli, pesci colorati e paesaggi quasi irreali. Amo il mare, e la sua immagine mi ha sempre accompagnato nella vita, in ogni esperienza, anche durante questo percorso. A volte mi capitava di pensare “In quella stanza è come sedersi in spiaggia e guardare il mare: rilassa, ricarica, ma al tempo stesso inquieta nel non vedere il confine, nel vederlo increspato… Del mare si deve avere rispetto, e lui avrà rispetto di te"…"
Intanto che scrivo…la sua voce mi accompagna… Elisa canta con Jade "Opera".
Ascolto le parole…. Questa volta è la mia Ombra che mi parla….
"Tu vedi un sole che danza infiammandosi è reale? Mi sento come se ti avessi conosciuto per un po’, per favore non dire mai che non ti importa… Se puoi non aver paura di me non aver paura…
Nel mare di maggio ho visto il sole danzare… io sono l’amore straziato io sono l’amore. Non lasciarmi svanire, non spingermi indietro non mollare, se dici che sono il tuo sogno mi terrai in vita. Respira, ama, piangi, sanguinando nella mia pelle… perché lei è amore all’inferno lei è amore. Non lasciarmi svanire, non spingermi indietro non mollare se dici che sono il tuo sogno mi terrai in vita, se mi dai un nome io nascerò diventerò carne e ossa per te poi verrò più vicino e starò accanto a te."
E’ la mia Ombra che mi parla… questa volta è solo per me….
Quattro anni volano… Cavolo quanto è vero….. "Eccomi qui. Dopo 4 anni a scrivere le ultime pagine della mia tesi di specializzazione. Si chiude un percorso, si apre una vita intera. Ora sono io in cerca di casa. Di una casa dove vivere e poter sentire lo stesso calore che mi ha accompagnato fino a questo momento nella vita. Mille annunci, mille riviste, per scovare quella in cui costruire giorno dopo giorno il mio luogo sicuro… una casa, uno spazio da vivere in un equilibrio che svela, e a volte cela, il mio essere."
Perchè sto postando tutto questo… Forse perchè comincio ad aver bisogno di dare un senso a tutta questa storia…
Quando è andata online la prima pagina di Ombra che gridava "Hello World: le Ombre", era il 14 febbraio 2007! Questa avventura è iniziata con il mio percorso… Quasi per scherzo, per sfida. Una delle mie solite sfide… Ricordo ancora… Su un bigliettino la data di un progetto nato da un’idea. "Vediamo quanto passerà!!!" Suonava come una sfida, in realtà volevo spronarti a credere in te… Comunque… Obiettivo raggiunto e sfida accettata… Portata avanti insieme… Comunque perchè come al solito non si torna indietro… Una melodia che si suona a quattro mani, come da bambina mi trovavo seduta al pianoforte a solfeggiare prima di iniziare a suonare, questa volta mi trovavo davanti alle Mani di Ombra, alle mani dei blogger!
Quattro anni… Sto pensando a tutto quello che è successo… Guardo il monitor mentre le dita scorrono velocemente e al buio sulla tastiera…
Scosto l’attenzione dai caratteri scritti… Trovo i miei occhi… Ritrovo i miei occhi… E pian piano il mio viso…
Per tanto tempo si può vivere con sè stessi, senza incontrarsi mai veramente, fino a quando, per circostanze imprevedibili, ci ritroviamo a vivere un Attimo, quello che vale la vita…quello in cui “vedi” tutta la tua esistenza come fosse un’opera di Picasso: passato, presente, infanzia, adolescenza, oggi… Tutte le vite vissute, strette e intrecciate insieme…. Lo sguardo entra in ogni scheggia, in ogni sequenza della storia, la scruta, la osserva… La tocca, la annusa… la assaggia…
Alcuni ricordi affiorano spontanei, altri solcano le pagine di vecchi diari. Sapori di antiche emozioni fanno vibrare l’anima…
Dolcezze, ritrovate tra pagine ingiallite dal tempo, spezzano mistero che si staglia tra il presente e il passato. Lacrime salate che si raccolgono agli angoli della bocca, scivolano da sole, sicure e veloci.
Mi fermo un attimo, ho bisogno di farlo, ho bisogno di parlare, questa volta a me stessa, di me.
Non posso voltarmi ancora e far finta di niente…
La sofferenza può diventare una compagnia che penetra dentro di noi in modo sottile, romantico…devastante, mortale…
La mia sofferenza nasceva dal non capire come alcune persone potessero essere totalmente prive di quella sensibilità che scaturisce dalle carezze di due animali….dagli occhi di un bambino, dalle rughe dell’età….
La mia sofferenza viveva nel non riuscire a dimostrare ad alcune persone quanto fossero importanti…
La mia sofferenza nasceva dalla rinuncia a scegliere, decidere, vivere…
La mia sofferenza esisteva nelle delusioni che credevo di portare agli altri…
La mia sofferenza nasceva da me….
Ho ricominciato a vivere… E vivere significa vedere, ascoltare, tremare, gioire, ridere, piangere, urlare e parlare in silenzio.
Ho ritrovato la Mia Ombra, ed in lei c’è la mia vita…
Oggi è il 19 novembre 2010….
Devil
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