Ecco alcuni aforismi e pensieri di Mahatma Gandhi…
Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.
Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia.
Chi non controlla i propri sensi è come chi naviga su un vascello senza timone e che quindi è destinato a infrangersi in mille pezzi non appena incontrerà il primo scoglio.
La vera bellezza, dopo tutto, sta nella purezza di cuore.
Non puoi stringere la mano con un pugno chiuso.
Ci sono cose per cui sono disposto a morire, ma non ce ne è nessuna per cui sarei disposto ad uccidere.
Per praticare la non violenza bisogna essere intrepidi e avere un coraggio a tutta prova.
Un’onesta divergenza è spesso segno della salute del progresso.
La vita sulla terra è solo una bolla di sapone.
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
Un codardo non è capace di dichiarare il proprio amore. Questa è una prerogativa del coraggioso.
Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.
Non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo. La verità e la non violenza sono antiche come le montagne.
La vera felicità dell’uomo sta nell’accontentarsi. Chi sia insoddisfatto, per quanto possieda, diventa schiavo dei suoi desideri.
Un genitore saggio lascia che i figli commettano errori. E’ bene che una volta ogni tanto si brucino le dita.
Non è la letteratura né il vasto sapere che fa l’uomo, ma la sua educazione alla vita reale. Che importanza avrebbe che noi fossimo arche di scienza, se poi non sapessimo vivere in fraternità con il nostro prossimo?
L’assenza di paura non significa arroganza o aggressività. Quest’ultima è in sé stessa un segno di paura. L’assenza di paura presuppone la calma e la pace dell’anima. Per essa è necessario avere una viva fede in Dio.
Quando si ha fiducia di poter fare una certa cosa, si acquisterà sicuramente la capacità di farla, anche se, all’inizio, magari non si è in grado.
Dobbiamo fare il miglior uso possibile del tempo libero.
L’unico tiranno che accetto in questo mondo è la voce silenziosa dentro di me.
La purezza di mente e la pigrizia sono incompatibili.
La conclusione logica del sacrificio di sé è che l’individuo si sacrifica per la comunità, la comunità si sacrifica per il distretto, il distretto per la provincia, la provincia per la nazione e la nazione per il mondo.
Il perdono è l’ornamento dei forti.
Il mondo è tenuto insieme da vincoli d’amore e dedizione. La storia non registra i quotidiani episodi d’amore e dedizione. Registra solo quelli di conflitto e guerra. Gli atti d’amore e generosità sono molto più frequenti dei conflitti e delle dispute.
Occhio per occhio… e il mondo diventa cieco.
Il crimine è una sorta di malattia e dovrebbe essere trattato come tale.
Chi perde la sua individualità perde tutto.
La vita sopravanza immensamente tutte le arti messe assieme.
Una goccia strappata dall’oceano perisce inutilmente. Se rimane parte dell’oceano, ne condivide la gloria di sorreggere una flotta di poderose navi.
Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio. Se si fa una cosa apertamente, si può anche soffrire di più, ma alla fine l’azione sarà più efficace. Chi ha ragione ed è capace di soffrire alla fine vince.
Il presidente è il primo dei servitori.
Acquistiamo il diritto di criticare severamente una persona solo quando riusciamo a convincerla del nostro affetto e della lealtà del nostro giudizio, e quando siamo sicuri di non rimanere irritati se il nostro giudizio non viene accettato o rispettato.
Un fedele della Verità non dovrebbe fare nulla per rispetto delle convinzioni. Deve essere sempre pronto a correggersi e ogni qualvolta scopra di essere nel torto deve confessarlo, costi quel che costi, ed espiare.
Apprendere che nella battaglia della vita si può facilmente vincere l’odio con l’amore, la menzogna con la verità, la violenza con l’abnegazione dovrebbe essere un elemento fondamentale nell’educazione di un bambino.
Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare.
Solamente chi è forte è capace di perdonare. Il debole non sa ne perdonare ne punire.
La paura può servire, ma mai la codardia.
Nessuno può farti più male di quello che fai tu a te stesso.
La felicità non viene dal possedere un gran numero di cose, ma deriva dall’orgoglio del lavoro che si fa; la povertà si può vincere con un sistema costruttivo ed è di fondamentale importanza combattere l’ingiustizia anche a costo della propria vita.
Non volendo pensare a quello che mi porterà il domani, mi sento libero come un uccello.
In democrazia nessun fatto di vita si sottrae alla politica.
L’uomo diventa spesso ciò che crede di essere. Se continua a dire che non si riesce a fare una certa cosa, è possibile che alla fine si diventi realmente incapaci di farla.
La semplicità è l’essenza dell’universalità.
Nulla consuma il corpo quanto l’ansia e chi ha fede in Dio dovrebbe vergognarsi di essere preoccupato per qualsivoglia cosa.
La disobbedienza, per essere civile, deve essere sincera, rispettosa, mai provocatoria, deve basarsi su qualche principio assimilato con chiarezza, non deve essere capricciosa e, soprattutto, non deve procedere da alcuna malevolenza od odio.
Un oggetto, anche se non ottenuto con il furto, è tuttavia come rubato se non se ne ha bisogno.
La felicità e la pace del cuore nascono dalla coscienza di fare ciò che riteniamo giusto e doveroso, non dal fare ciò che gli altri dicono e fanno.
Se pensi che tutto il mondo sia sbagliato ricordati che contiene esseri come te.
Il mezzo può essere paragonato a un seme, il fine a un albero; e tra mezzo e fine vi è esattamente lo stesso inviolabile nesso che c’è tra seme e albero.
Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere.
Il singolo individuo può sfidare la violenza di un impero ingiusto per difendere il proprio onore, la propria religione, la propria anima e porre i presupposti per la caduta di quell’impero o per la sua rigenerazione.
Il capitale non è malvagio in sé; è il suo uso sbagliato che è malvagio.
Il capitale, in una forma o un’altra, sarà sempre necessario.
La coscienza non è la stessa per tutti. Quindi, mentre essa rappresenta una buona guida per la condotta individuale, l’imposizione di questa condotta a tutti sarebbe un’insopportabile interferenza nella libertà di coscienza di ognuno.
Il perdono è la qualità del coraggioso, non del codardo.
Dato che non penseremo mai nello stesso modo e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola della nostra condotta è la tolleranza reciproca.
Per poter criticare, si dovrebbe avere un’amorevole capacità, una chiara intuizione e un’assoluta tolleranza.
La violenza da parte delle masse non eliminerà mai il male.
La nonviolenza, nella sua condizione dinamica, significa sofferenza consapevole. Non consiste in una docile sottomissione alla volontà del malvagio, ma nel contrapporre la propria anima alla volontà del tiranno.
L’uomo è dove è il suo cuore, non dove è il suo corpo.
È meglio confessare i propri errori: ci si rtirova più forti.
belli, e molto anche!