Mi hanno detto che…

… Mi hanno detto che quest’anno non sei stato tu…

Mi hanno detto che le persone che ti hanno incontrato per la prima volta si sono meravigliate per la tua bellezza, ma chi ti conosce, sa che non sei stato per niente pulito e trasparente con loro..

Spesso agitato, nervoso, mai davvero limpido come sai essere… E soprattutto freddo… Come se volessi essere distaccato…

E ti capisco… Mi sento nella stessa maniera… Un po’ mi piace pensare che ti sono mancata… tanto quanto tu sei mancato a me…

Ma sai cosa è stato davvero insopportabile? Non potermi lasciarmi andare tra le tue braccia, lasciarmi accarezzare dalle tue dita umide…Osservarti… Baudelaire ci insegna "Uomo libero, amerai sempre il mare! Il mare è il tuo specchio" .

Ancora ritorna la parola libertà… Mi sei mancato nei tuoi suoni, nei tuoi odori nei tuoi colori. Mi sei mancato nella tua forza e nella tua calma. Mi è mancato il sale sulla pelle e il sole negli occhi…

Tra le tue onde, i miei pensieri...

Mi è mancato parlare con te… Camminare sulla tua riva la mattina presto, aspettando di vedere il giorno diventare grande in un quadro armonico di colori e prospettive…

Esco di casa in silenzio, da sola… Quel momento è solo nostro… Ti trovo sempre li, ad aspettarmi, le mie impronte sulla riva, scalza, mi bagni i piedi e insieme viviamo qualcosa di magico…Nostro.

Arrivano tante sensazioni, un respiro profondo e…. Mi è mancato parlare con te.. Mi è mancato parlare con me, insieme… I miei pensieri confinano con te, Mare, con l’immensa dolcezza di un tuo abbraccio…Tra le onde che scandiscono il ritmo di immagini di ciò che mi appartiene e di quello che non mi appartiene più, di quello che torna da me e di quello che invece se ne va svanendo tra le onde…

Ogni respiro è in armonia con te, mare, ogni sensazione può essere nuova, familiare o in continua trasformazione, proprio come te…

Guardo davanti ai miei occhi; la linea dell’orizzonte disegna l’inizio di uno spazio infinito, ecco lì il futuro, con la voglia di vivere e di sentirsi al sicuro mettendo un punto fermo nell’esistenza. E ancora penso a quel gabbiano che vola verso l’orizzonte, senza paura con la sola consapevolezza d’avere qualcosa di grande dentro di sè…il suo cuore.

Mi hanno insegnato ad amarti, mi hanno insegnato ad amare. Ho imparato a modo mio. Questa sera, parlo a te, di te… Ma intanto che scrivo, due occhi mi stanno fissando nella mente…

Sei questo…sei emozioni, certezze e forza nella tua fragilità: mi fai sognare l’esistenza di mondi vicini e altri infinitamente lontani, proprio come mi sento ora…

E’ strano Mare, ascolto ora le mie emozioni e so che c’è qualcuno che può capire quello che provo, quello che sento…

Ecco, Mare… Sento le onde che si infrangono proprio la, su quello scoglio. Il posto in cui ho pianto di gioia e di dolore. Il posto che mi manca di più in questo momento… Il mio luogo sicuro…

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