Zitto.

E’ tardi… Leggo un articolo di giornale. Sto preparando un lavoro. Che sarà … Sarà. Punto.

Leggo e trovo queste parole di Frank Ostaseski, fondatore dello Zen Hospice Project: "Gli occhi di un malato che sta morendo sono gli specchi più tersi che abbia mai incontrato. Davanti a quello sguardo non ci si può più nascondere".

Certe cose si tengono dentro, sono penombre laceranti. E oggi che sono immersa in una solitudine infinitamente più acuta e desertica, quello che più temo è il silenzio della memoria… Ma non succederà, mai.

È la vita di ciascuno di noi, quando sia ferita dal dolore, a risuonare di armonia e di follia.

Sarà la mia a risuonare di te.

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