Ecco. Mi ero ripromessa di incollarmi la bocca, di chiudermela con un cerotto. Di non parlare… Ma non riesco.
Non ci riesco…
Se devo tacere, devo smettere di pensare.
Se devo smettere di pensare devo smettere di vivere. E se devo smettere di vivere per forza devo anche smettere di ricercare quel qualcosa che nonostante provochi malinconia non arriva mai…
Ciò che non c’è, arriverà, così come so che poi se ne andrà di nuovo.
E allora penso che qui c’è la mia solita inquietudine, che prevede l’arrivo della tempesta.
Che fare? Certo, potrei fuggire prima che arrivi, ma ho deciso di rimanere, di combattere e di aspettare che vada via lasciandomi asciugare l’anima.
Prima o poi tutto dovrà finire, e se così non dovesse essere, penso che tutto sommato potrò anche abbandonarmi alla forza della natura, in fondo credo davvero valga la pena disperdersi nell’infinito.
Naufragare nella mia tempesta inseguendo me stessa che sono di rotta opposta alla mia. Un paradosso lo so…
Ciò che cerco per le vie della città, in spiaggia tra le onde del mare, nei cassetti pieni, in macchina, tra le nuvole nere di pioggia non è mai andato via…
Time is gonna take my mind and carry it far away, where I can fly
The depth of life will dim my temptation to live for you…