Questo ci disfa…un pensiero così tanto per…

Il modo di conoscere la realtà è cambiato.

Penso alla situazione critica che stiamo vivendo. C’è anche chi non se ne accorge… C’è chi dice che non è cambiato nulla…

Io credo che non sia proprio così… Qualcosa è per forza cambiato, forse in meglio, forse inpeggio… Eppure quello che si percepisce è la fatica… Eppure penso spesso che la crisi sia una condizione ambivalente ma necessaria all’evoluzione.

Il grande salto sta proprio nell’accettare la crisi come un movimento naturale, non violento, verso il nuovo, verso un divenire e non un imporre un cambiamento da uno stato ad un altro.

Questo vuol dire che, prima di tutto, si deve accettare il valore dell’approssimazione, dell’indeterminatezza, del “quasi”, dell’altrove … fuori da “sensi di onnipotenza” che inducono ad irreali semplificazioni e poi consapevolezza o rinuncia quando ci si accorge che i conti non tornano…

Ad ogni conquista del sapere coincide il “sapere di non sapere”, come ci ha insegnato Socrate..

E questo ci disfa…

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