Ho Mal di testa

Ho Mal di testa… Mi faccio un po’ di domande questa notte…

Mi arrivano molti commenti su queste pagine… Grazie…

Sorrido… scrivo pensieri e ricevo pensieri… Eppure quello che scrivo arriva direttamente dal cuore, senza passaggi intermedi.

E allora pronti a partire? Esatto inizio uno dei miei post scritti in notturna dei quali domani mattina, al risveglio, avrò già dimenticato il contenuto…

Questa sera ho mal di testa. Sono alcuni giorni che gli occhi mi fanno dannare… Ma scrivo. Mi stavo chiedendo mentre passeggiavo con la mente tra le luci della vita, dove vanno a dormire i sogni quando l’alba con la luce accarezza i sognatori….

Dove si nasconde l’eco delle risate quando il silenzio spegne i rumori.. Dove si rifugiano le note della mia musica…

Ma quante domande Devil…

Si, mi chiedo dove vanno le foglie quando il vento le porta via…. e le stelle.. le stelle dove vanno quando viene giorno..senza considerare che vorrei capire dove va il giorno quando arriva la notte..

Ci pensi mai a quante strade nascono nel silenzio di chi non se ne accorge…..

Ci penso spesso a tutte queste cose mentre giro per la mia città, per scoprire dove vanno le mie domande!

Poi, all’improvviso sento il mio cuore mentre cammino e so che lui sa perfettamente dove vanno..

Lui mi dice che bisogna avere pazienza. Forse. E nel frattempo vivere. Viversi senza specchi d’acqua che ti dicano chi sei. Adesso io so dove vado anche quando sono ferma. Ci vuole pazienza. Forse. Ci vuole coraggio. Molte risposte le ho trovate dentro di me. Erano al buio. Avevo paura del buio! 

Mi sono trovata nuda, indifesa, stanca, mortalmente sola.

La consapevolezza del vuoto intorno, del silenzio, delle mille parole che non arrivavano mai mi ha fatto stare veramente male.

Non mi piace quello che vedo ma so che non posso fare molto adesso per cambiarlo, e non so se odiare di più questa certezza o la paura che mi assale nel sapere di non avere un’altra soluzione possibile.

Vado avanti continuando a ripetermi che le strade imboccate si devono percorrere fino in fondo. Non posso far altro che fidarmi di chi ha le giuste competenze…

Così procedo a testa bassa, anche se la tristezza è davvero tanta e non posso fare a meno delle mille domande, con la stupida speranza che alla fine del percorso la mia costanza sarà ricompensata.

Facendo finta di non sapere che quella sulla quale cammino è solo una via obbligata.

 

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