Come al solito

Questa mattina è uno di quei giorni in cui il cielo è in parte sereno ed in parte chiuso da nuvole grigie quasi blu.

Un cielo da fotografia insomma, con sprazzi di luce che illuminano di un chiarore irreale le facciate dei palazzi e l’asfalto delle strade. Venendo in ufficio, poche macchine, poche persone che in questi ultimi giorni dell’anno lavorano…

Come al solito, negli ultimi giorni, ma ormai forse settimane, ho mal di testa. Ho la testa leggera. Direi vuota. Mi sento un pò assente e un pò presente.

Studio. Questa dimensione di silenzio mi appartiene. Ogni volta che guardo il cielo, da questa finestra, mi chiedo come fa un cieco a sopportare di vivere senza colori.

Ho da mettere a posto un pò di cose, ma non ne ho molta voglia. Lo farò nei prossimi giorni. Documenti, fogli…Sono sommersa dalla carta! Affogo nella carta… In questi giorni, se pure a malincuore, ho iniziato a buttare via un po’ di riviste del settore. Non posso proprio tenerle più. Ho bisogno di spazio e, del resto, non ha senso conservare qualcosa che, si consulta di rado, o comunque ora a causa del cambio di leggi e normative è obsoleta…

Tempo di pulizie, dunque, dentro e fuori. E’ difficile “liberarsi” di certe cose, perchè è come se queste cose fossero incatenate ai ricordi e si ha l’impressione che anche questi ultimi andrebbero via con esse. In realtà penso sia un falso problema. I ricordi ci saranno sempre, indipendentemente dagli oggetti che appartengono a quei momenti. Forse abbiamo, ho, avevo bisogno di stringere materialmente quei ricordi, di sentirli ancora parte di me, della mia vita. Credo che lo saranno sempre, comunque.
Tutto ciò che è immateriale, paradossalmente, sopravvive. Anche a noi..

Il vento della vita, gli anni trascorsi, gli eventi che, in qualche modo, hanno cambiato tutti noi, hanno spazzato molti granelli di quegli “antichi” ricordi. Va bene così. In fondo si deve andare avanti, malgrado, a volte, la tentazione a volgere lo sguardo indietro e rimpiangere un certo passato sia davvero forte…

In questi ultimi mesi la mia visione della vita è piuttosto cambiata. Credevo di avere diritto ad una vita soddisfacente, oggi so che non è tutto così scontanto. C’è voluto un po’ per capirlo.

Per anni mi sono sfuggiti i particolari, quelle piccole ma determinanti sfumature che fanno della vita un quadro d’autore. Per anni mi sono "distratta". Ho pensato che altre fossero le cose prioritarie nel vivere.

Poi…. Ho cominciato a fare attenzione ai particolari, alle sfumature, alle piccole cose. Che, poi, piccole non sono per niente.

Ogni cosa, di suo, è un motivo per vivere. Un’esperienza stupefacente, nel senso che io continuo a stupirmi, ogni giorno. Ogni minuto. Ogni volta scopro un particolare che non avevo colto la volta precedente.  Questo senso di stupore costante, penso, è il vero senso del vivere. Il saper godere delle piccole cose, il sentire che l’anima vive… Ogni tanto lo perdo, ma quando lo ritrovo è come se trovassi di nuovo un pezzetto di me…

Il tempo è relativo, in fondo. Le sensazioni sono uniche, talvolta, irripetibili. Per questo non bisogna perderne nemmeno una…

Devil La Mia Ombra

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