Tiriamo giù qualche barriera!!! Bimbo Down testimonial di moda

Scelta discutibile, fin dal momento dell’ecografia…

Ma non siamo qui a discutere di questo.

Ma vorrei parlarvi di quello che è forse per la prima volta l’ingresso dell’handicap nel mondo della pubblicità di moda.

Non te ne accorgi subito, ma poi guardi meglio, e vedi che uno dei bimbi modelli e testimonial di moda bimbi per la nota (negli USA) catena di distribuzione di abbigliamento Target, è portatore della sindrome di Down.

Un passo enorme per quel settore che è l’abbigliamento per l’infanzia dove la selezione dei piccoli testimonial è agguerrita tanto da far risultare i modelli il più vicini possibile all’ideale di incantevole, quasi fiabesca perfezione da cartolina che tanto ci intenerisce.

Nelle sfilate e nei cataloghi ci sono bambini bellissimi, di tutte le razze (Benetton multi-color degli anni 80 e 90 ha fatto scuola), ma mai al di sotto di certi “canoni”.

La scelta di questo colosso della distribuzione USA è stata consapevole, ma non enfatizzata, il che ha creato unanime consenso anche nel mondo del web, solitamente molto critico verso iniziative che abbiano anche solo un vago sentore di furbizia demagogica.

Il piccolo modello si chiama Ryan, e ormai è diventato una celebrità, anche perché il catalogo Target, dove posa insieme agli altri bimbi, indossando una maglietta arancione e un paio di pantaloni scuri, arriva davvero in tutte le case degli americani e, come sottolinea sul suo blog un padre di un bambino Down: “Non è un catalogo di abbigliamento speciale per gente speciale”. Il che equivale a dire: Ryan sarà pure Down, ma la verità è che è un bambino proprio come gli altri, quindi smettiamola di fare distinguo che non servono a nulla.
 
Una bella iniziativa che aiuta a diventare più consapevoli di quanto le cosiddette “diversità” siano più nella nostra mente che nella realtà dei fatti.
Ma l’handicap fa parte della vita, è nella natura delle cose, che non sono mai perfette, ma proprio queste imperfezioni, di qualunque tipo siano, ci caratterizzano come esseri umani.

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