Calcio: spettacolo in bianco e nero

Ammetto che non sono un’amante dello sport, nè visto nè praticato….

Inguariblile pigra, eterna lucertola al sole di fronte ad un mare cristallino….

Eppure oggi parlo di calcio, non di risultati, nè di statistiche ma del calcio che di solito si farebbe bene a non considerare, perchè lontano dalla definizione stessa di gioco…

E’ all’ordine del giorno ciò che è successo al povero Balotelli durante la partita di sabato sera contro la Juve. Cori razzisti che con lo sport, la civiltà e l’essere umano non dovrebbero avere nulla a che vedere…..

Non mi ha sconvolto la reazione della federazione che ha penalizzato la Juve, (sempre troppo poco per quanto mi riguarda, il valore delle punizioni, non tanto per la squadra, quanto per i tifosi e i miliardi che girano intorno allo sport in generale…..comuque questo è un altro discorso….)….ma mi ha stupito la falsità del mondo calcistico in generale…

Gironzolando in rete, mi sono imbattuta in un blog, dove ho letto questo interessante post:

  • "a cavallo  fra il 2005 ed il 2 aprile 2006, il “messinese” Zoro, malcapitato protagonista, subisce una scarica di insulti razzisti dagli “onestissimi” tifosi interisti ma, il sig. Moratti, se la memoria mi soccorre, non mi pare abbia detto che Zoro avrebbe fatto bene a smettere di giocare;
  • nella partita di ritorno, l’ivoriano viene sistematicamente vilipeso per tutta la durata dell’incontro; non ricordo dichiarazioni del sig. Moratti volte ad approvare l’eventuale abbandono del terreno di gioco da parte del Messina, anzi, cito testualmente: -“E’ stata una cosa molto stupida, ma non razzista”;
  • campionato in corso: il Napoli è accolto dall’onestissimo pubblico interista con ogni sorta di vituperio, oltre che con striscioni offensivi di cui è responsabile la Società ospitante, ma il malmostoso signore del petrolio commenta: -“Inutili, piuttosto incoraggino l’Inter che se lo merita”.
  • campionato in corso, derby di Milano: conosciamo tutti il tenore dei canti che la tifoseria milanista ha levato nei confronti del nerazzurro; non propriamente un augurio di lunga vita."

Insomma…. tutto il mondo è paese allora, che siano bianconeri, neroazzurri, o rossoneri…..

Il colore di fondo non è la pelle dei giocatori o dei tifosi, ma quella dell’anima del gioco, non nera, ma SPORCA!!!!!

3 comments

  1. Fichè agli idioti sarà permesso di andare nelle curve..
    Punire le società pesantemente! E vediamo se poi controllano chi li segue..

  2. Perfettamente d’accordo!!
    Sono convinta che se si toccano pesantemente gli interessi economici dei vertici (stadi chiusi per un anno!) sarebbero le stesse società a controllare uno per uno i tifosi, e non solo….

  3. Ciao,

    innanzi tutto, grazie per la visita e per aver definito interessante il mio post.

    Concordo su quanto scrivi e, mi permetto di aggiungere che, purtroppo, lo sport e specificatamente il calcio ( volendolo ancora classificare come tale ) altro non è se non uno dei tanti specchi della società nella quale è inserito;

    una società molto cialtrona, arrogante, maleducata, imbibita di violenza repressa.

    Allo stesso tempo ritengo probabilmente un po’ esagerato enfatizzare troppo quanto accade all’interno degli stadi.

    Non affermo che sia giusto, ma in punta di fatto sono luoghi “catartici” ove anche i più misurati, a volte, si lasciano andare a gesti ed espressioni che in condizioni normali non esprimerebbero.

    Sono la versione moderna del Colosseo, forse vissuti dalle persone cosiddette normali per “scaricare” il loro eccesso di tensione senza produrre danni irreversibili.

    Ben diversa è la situazione di quei facinorosi, a volte veri e propri delinquenti, che prendono a pretesto lo stadio per continuare a fare quello che fanno anche in diversi contesti.

    Certo che, se si provvedesse ad una vera educazione sportiva che partisse dal primo livello di istruzione, per il principio dei vasi comunicanti, potremmo anche sperare in una società migliore.

    Ancora saluti,
    Ezio MALETTO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *