Pausa pranzo: magari poter scegliere…

Oggi è stato fatto un gran clamore intorno ad una tematica che riguarda migliaia di lavoratori.

Pausa pranzo si, pausa pranzo no?

Le parole del ministro per l`Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi sono chiare "Non faccio nessuna proposta di abolire la pausa pranzo, ma sarebbe bello che i lavoratori potessero scegliere se farla o uscire un’ora prima. In ogni caso, ai deputati non serve". Parole che vengono lette come una minaccia, un passo verso la cancellazione della pausa pranzo, e che scatenano l’ira dei sindacati e l’ironia degli avversari politici.

Rotondi definisce la pausa pranzo "un danno per il lavoro ma anche per l’armonia della giornata" e aggiunge: "A me non è mai piaciuta questa ritualità che blocca l’Italia". E precisa: "Non ho fatto nessuna proposta di abolire questa pausa. Ho solo detto che io l’ho abolita da vent’anni".

"Non possiamo imporre ai lavoratori quando mangiare, ma ho scoperto che le ore più produttive sono proprio quelle in cui ci si accinge a pranzare". Secondo il leader della Dc per le Autonomie, "chi svolge una attività in modo autonomo, abolirebbe la pausa pranzo". Rotondi si rivolge poi ai colleghi del Parlamento e propone di "chiudere la buvette" che "costa troppo e fa ingrassare i parlamentari": "Mangiano troppo, ingrassano e questo non è sano. Non è una questione brunettiana, ma di condizione fisica".

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