L’ultima Volkswagen Golf riscopre il made in Italy. O perlomeno il gusto dello stile italiano. La prima Volkswagen Golf uscì, 34 anni or sono, dalla matita di Giorgetto Giugiaro. Fu un incredibile successo. Dal 1974, quando venne lanciata sul mercato, in cinque edizioni, ha totalizzato oltre 26 milioni di vendite. Adesso è un altro italiano a firmare la Golf sesta generazione, che arriverà sul mercato in ottobre. E’ Walter de’ Silva, il responsabile del design del Gruppo Volkswagen. «Nessun stravolgimento. La Golf è un’icona, un punto di riferimento in tutto il mondo dell’automobile. Ed è per questo che anche il nuovo modello è una vera Volkswagen: semplice, universale e inconfondibile».
Al tempo stesso, però, la Golf VI appare con un look più sportiveggiante e nitido, il tetto della nuova Golf poggia su spalle larghe e grintose frutto della linea pronunciata che percorre la fiancata dai proiettori ai gruppi ottici posteriori. Questa cosiddetta “linea di carattere” fa apparire la nuova Golf più presente e grintosa nella vista laterale su strada.
Cambia poco fuori, ma si rinnova notevolmente all’interno attraverso l’impiego di materiali inediti e di pelle, destinata alle versioni più costose e le rifiniture in cromo satinato e la grafica degli strumenti circolari. E diventa più facile da usare dal climatizzatore automatico Climatronic, ai comandi degli alzacristalli elettrici disposti in posizione più avanzata, quindi più ergonomica, nei pannelli delle porte. Ci sono tante chicche, come il dispositivo che segnala che i passeggeri dei posti posteriori non hanno allacciato le cinture. O la pelle dalla particolare rifinitura superficiale che impedisce il trasferimento di colore dai vestiti al sedile, cosa molto importante se la pelle è di colore chiaro. Golf VI assicura una grande silenzio in viaggio per l’uso di una particolare pellicola isolante nel parabrezza nonché dall’adozione di un innovativo sistema di insonorizzazione delle porte e delle guide dei cristalli laterali. Inoltre la nuova forma dei retrovisori esterni produce un livello di rumorosità aerodinamica molto inferiore. In aggiunta è stato ottenuto un migliore isolamento acustico tra il vano motore e l’abitacolo. A contribuire al comfort acustico l’impiego di pneumatici silenziosi e di nuovi supporti del motore.
I motori diesel adesso sono tutti Turbodiesel common rail (Tdi), particolarmente silenziosi e usati per la prima volta su questo modello. La gamma delle potenze spazia dai 90 ai 170 cv e soprendono per la loro sobrietà. Per il lancio commerciale saranno quattro, con potenze di 80, 102, 122 e 160 cv.
I prezzi alla Volkswagen li stanno ancora studiando ma da quanto sta trapelando si tratterà di prezzi interessanti. Il lancio in ottobre subito dopo il Salone di Parigi.
Fonte: Corriere.it
Però che bella che è