Le mani scalze

Non chiedo non voglio che il mondo capisca,
che il mondo cambi.

Mi piace così com’è il fiore del nespolo,
il gusto dell’acqua, la tonalità bruna della pelle
d’estate, l’aspetto raggrinzito delle mani.
Vorrei cambiare solo me stesso, capire
il perché dei sensi di tutte queste strade
in cui mi perdo.


Manuel Forcano, Le mani scalze, in «Poesia», a. XII, n. 130, Crocetti 1999.

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