Amo Dalì, il tempo invece mi fa paura…Ma….

Il flusso del tempo può essere colto nell’opera Orologi molli di Dalì. Su uno dei tanti paesaggi di Port Lligat, caratterizzato dagli scogli aguzzi della Costa Brava sullo sfondo e da un ulivo secco e malinconico in primo piano, Dalí immaginò tre orologi molli come oggetti inattesi, sottratti alla realtà quotidiana.

Orologi che vengono rappresentati come deformati dallo sguardo delirante di un sogno, creato dall’inconscio di Dalì e suggerito dalla presenza di un occhio dalle lunghe ciglia, che giace addormentato. Dalì associa e deforma liberamente gli orologi: i due dilatati ricordano che la durata di un evento può essere dilatata nella memoria, secondo quanto sosteneva lo stesso Bergson, il terzo orologio deformato è il simbolo del modo in cui la vita distorce la forma geometrica e l’esattezza matematica del tempo meccanico.

I tre orologi deformati, sul punto di sciogliersi al sole, rappresentano, perciò, l’aspetto psicologico del tempo, il cui trascorrere, nella soggettiva percezione umana, assume una velocità e una connotazione diversa, interna, che segue solo la logica dello stato d’animo e del ricordo.

L’unico orologio non deformato è ricoperto di formiche, che sembrano divorarlo, quasi ad indicare l’annullamento di un tempo cronologico e dello strumento razionale per eccellenza che ha sempre permesso di misurare il tempo e di dividerlo in modo da piegarlo alle esigenze pratiche e quotidiane.

E adesso veniamo a noi…. Orologi Molli al tempo dei Simpson…. Come non notare la mitica ciambellona Rosa!?!??!?!?!

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