La nuova stagione del Motomondiale scatta il 9 marzo dal Qatar. E sarà un via storico, con una gara in notturna sotto i riflettori. I primi verdetti, anche per questo, non saranno del tutto indicativi. Ma certo potranno dire qualcosa del futuro della corsa al titolo, specie nella classe maggiore. Perché se Stoner e la Ducati, campioni uscenti, sono attesi a dare subito segnali di continuità, tocca a Valentino Rossi far capire subito se quest’anno lui e la sua Yamaha saranno competitivi.
In Qatar le condizioni della gara sono dunque molto particolari, aggiungendo l’incognita della corsa notturna a i problemi di clima e temperature. I piloti hanno già potuto verificarle nei due giorni di test di fine febbraio quando hanno girato con le MotoGP alla luce dei riflettori. Il campione del mondo Stoner si è adattato rapidamente, mentre altri, come per esempio Marco Melandri, hanno avuto bisogno di più tempo per sentirsi a proprio agio. Quanto a Rossi, sostiene che la situazione non gli crea problemi: «Dopo gli ultimi test, sono molto rilassato e tranquillo – dice Valentino – . Penso che la squadra abbia fatto un ottimo lavoro sulle luci e possiamo gareggiare allo stesso modo che in una gara alla luce del sole. Le difficoltà sono legate alla temperatura, perché è piuttosto fredda in notturna, e si deve lavorare tanto e bene specialmente sulle gomme». Sulle gomme Rossi si gioca buona parte delle chance di tornare al vertice, dopo due stagioni nelle quali ha sofferto sia nelle prestazioni sia nella tenuta della sua Yamaha. Con una scelta non facile, Rossi parte quest’anno montando le Bridgestone, mentre l’altra metà del team continua a lavorare con le Michelin per la moto del compagno di squadra Jorge Lorenzo. Il quale, tra l’altro, è stato più veloce nelle prime prove in Qatar. Rossi sa di giocarsi molto, perché in teoria la Michelin potrebbe aver colmato il gap che in certe condizioni aveva con la concorrente Bridgestone. Ma è anche vero che Valentino deve marcare soprattutto Stoner, e avere i suoi stessi pneumatici probabilmente gli dà la sicurezza di avere prestazioni simili per quanto riguarda grip e stabilità. A quel punto la differenza la faranno la moto e la guida del pilota. «È passato molto tempo da Valencia e sono assolutamente pronto per una nuova sfida – spiega Rossi – Nel periodo invernale Yamaha ha lavorato molto sodo e la nuova moto è molto competitiva. Certo, abbiamo ancora un po’ di lavoro da fare e abbiamo avuto alcuni problemi durante l’ultimo test, ma in generale ci sono tutte le condizioni per fare bene. Sono contento anche delle nuove gomme Bridgestone e, anche da questo punto di vista, non vedo l’ora di iniziare. Ci aspetta una grande sfida, ma so che il mio team e tutti in Yamaha saranno all’altezza della situazione». Ma anche Stoner non si sente certo sazio. Anzi non vede l’ora di tornare a vincere, mentre il suo nuovo compagno di squadra, Melandri, sta cercando di adattarsi alla Ducati: «Sono contento che comincino le gare e sono soddisfatto del lavoro che io e la squadra abbiamo fatto durante i test pre-campionato – dice Stoner – Gli ingegneri Ducati hanno apportato alcune piccole modifiche alla moto che hanno prodotto un notevole miglioramento generale. La GP8 è più performante in accelerazione ai bassi regimi e le modifiche al set up della ciclistica fatte a Island hanno migliorato la moto in uscita di curva. Le gomme Bridgestone sono andate bene su tutte le piste in cui abbiamo provato, anche nei test in notturna qui in Qatar».
Insomma….Vinca il migliore!
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quest’anno non farò il tifo per valentino. spero in melandri.
speriamo ke quest’anno vica la ducati..