Complicata, complessa, annodata… triste vuota…
sono io…
Avevo bisogno di guidare… Km fatti nel silenzio della mia macchina, finestre chiuse….lacrime ormai non si fermano più
Ieri, un pomeriggio a parlare con mio fratello, di tutto… di tutti….
Apertamente. Del tempo che è passato, di questi mesi, di questi ultimi anni…
Mi guardavo dentro, e trovavo un mondo fatto di ombre di alberi che danzavano al ritmo del vento, di boschi nei quali si alternano meandri oscuri dalla vegetazione fitta, ispida e tormentata, come spesso è il mio cuore, ed ampie radure scaldate dai raggi del sole dove poter bere e dissetarsi con acqua fresca di un ruscello.
Chi mi sta accanto deve imparare a specchiarsi nei sogni, a viaggiare cavalcando la coda delle stelle, a vedere oltre le apparenze, a vivere di baci e di corpi che vogliono essere liberi anche solo per un attimo.
Chi mi sta accanto deve imparare a capire i silenzi, le parole non dette, le lacrime nascoste, ad accettare che ho voglia che qualcuno si prenda cura di me, che entri nel mio mondo con la sua semplicità… la sua irruenza, la sua allegria, la sua voglia di vivere con il suo essere fragile e forte nello stesso momento…
Abbiamo parlato tanto…. In chiusi in una scatoletta che si chiama macchina…
Chi sta con te deve imparare a superare le barriere che hai messo su, Tu hai un carattere di merda come il mio… devi far scalare le montagne a piedi scalzi… certo chi ti dimostra di volerlo fare arriva al centro del tuo mondo…però, il mondo è pieno di persone meno complicate, fidati…E quella cucina è da cambiare, fa cagare….
Mamma, mi metto a lavorare… devo finire ste benedette relazioni…