Ogni anno il 1° dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale per la lotta contro l’AIDS, istituita nel 1998 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’ONU, allo scopo di ricordare i progressi compiuti nella cura, nella prevenzione e nell’informazione dell’HIV/AIDS e al contempo di sensibilizzare la comunità internazionale e i singoli individui all’impegno verso le nuove sfide che l’epidemia ci pone d’innanzi e gli obiettivi non ancora raggiunti. La ricorrenza è stata scelta in quanto il primo caso fu diagnosticato il 1º dicembre 1981.
Tante sono le associazioni che operano in sinergia, ognuna con la propria competenza, cercando di contribuire e dare risposte concrete alle problematiche ed urgenze che ancora oggi l’HIV pone.
La LILA, Lega italiana per la lotta contro l’AIDS tira le somme per quanto riguarda le cure e soprattutto la prevenzione in Italia.
Secondo la LILA, l’Italia in relazione alla prevenzione e ai trattamenti sanitari presenta una notevole disparità fra le varie regioni.
Non va meglio considerando le campagne nazionali di prevenzione, per quanto riguarda soprattutto l’incentivazione nell’uso del profilattico, quale arma più efficace di prevenzione dell’infezione.
Risulta inoltre che l’Italia non partecipa più al Fondo globale per la lotta all’AIDS.
In Italia si stima che siano circa 120mila le persone sieropositive, 60mila quelli che non sanno di esserlo, perchè pur non avvertendo sintomi non effettuano nessun controllo, mettendo così a rischio la salute del partner. Ogni due ore si registra un nuovo caso da infezione HIV, 4mila casi si contano ogni anno, dovuti principalmente a rapporti non protetti.
Maggiore attenzione alla propria salute, a quella degli altri, al mondo intero!
