Ieri pomeriggio, tardo pomeriggio, forse più sera….
Appuntamento saltato, e così…
Ultimo raggio di sole della giornata, prendo un libro e me ne vado al parco…
Inizia da qui la mia passeggiata tra ricordi scricchilanti quanto le foglie secche che incontravo passo dopo passo sotto i piedi…
Mi sono trovata li, sulla panchina in cui mi sedevo ad aspettare mia mamma uscire dal lavoro…
Libro tra le mani, venivo distratta da un mare di bimbetti che si arrampicavano, giocavano a rincorrersi…
Biciclette, palloni, pattini e chi più ne ha più ne metta "Carte false per far passare un paio d’ore a queste piccole pesti…."
Classica giornata di settembre… L’estate sta pian piano lasciando il posto alla stagione dai colori caldi e dalle tinte morbide…
Libro tra le mani e comincio a leggere…
"La ferita del tradimento, ha le sue radici nell’infanzia, ma siamo spesso inconsapevoli di come essa operi nella nostra vita attuale, Quando abbiamo un’esperienza di delusione, di frustrazione, e tradimento, essa riattiva la nostra ferita di tradimento".
Guardavo tutti quei piccoli, fino a quando non ho alzato gli occhi per scrutare i genitori… Ricordo che quando ero li in veste di "figlia" li vedevo adulti, grandi… si ok, vecchi… Che cosa è successo? Non sono poi così vecchi… Hanno tutti più o meno la mia età… Che cosa è successo?
"Il passato non diventa passato fino a quando non smette di influenzare il presente".
Pagina dopo pagina… Riga dopo riga… Una sensazione che conosco… Che ho conosciuto nel momento in cui ho iniziato a fare quel benedetto lavoro su di me…Cinque anni fa. Anche allora qualcosa era cambiato.
Ok… mi chiedo se sono pronta, perchè quello che si sta affacciando al mio cuore e alla mia mente è un nuovo percorso. Il bisogno di mettere a fuoco con occhi nuovi la mia vita. Le esperienze di delusione, di frustrazione di tradimento possono sconvolgere profondamente. Vanificano gli sforzi che ho fatto per tenere tutto sotto controllo. Demoliscono le idee riguardo al significato della vita, dimostrando al mio ego di non capire esattamente tutto. Mi fanno guardare in faccia la mia più grande paura, che è quella che non ci sia nessuno che voglia prendersi cura di me, nessuno che abbia voglia di sostenermi, nessuno che possa essere interessato davvero a me.
C’è una parte piccina dentro la sottoscritta che trema continuamente, spesso senza motivo, spesso senza ragione precisa, è quella parte che ha il terrore che le cose non funzionino, teme per se stessa e per gli altri, ed è spaventata all’idea di non ricevere amore…
Si può provare a controllare questa parte, negandola, e non riconoscendola, cercando in questo modo di non ascoltarla, e non riconoscerla.
In questo modo non faccio altro che negare me stessa…
Sentire l’intensità di questa emozione, anche se dolorosa e negativa, mi permetterà di integrarla per guardarmi nello specchio della mia coscienza…
Credo di aver cominciato quel percorso… Proprio ieri. Il 5 settembre…
Devil