Ieri ti guardai negli occhi, o vita, e il cuore mi si fermò.
Al mio piede, alla… sua follia della danza, gettasti uno sguardo che ride, interroga, oscilla e consuma: due volte soltanto sfiorasti con le piccole mani i tuoi sonagli, e già il mio piede fremeva folle di danzare: i talloni si sollevarono, le dita si misero in ascolto, per afferrarti: balzai verso di te e tu ti ritraesti fuggendo d’un balzo…balzai via da te e dai tuoi serpenti e già tu stavi immobile, l’occhio pieno di desiderio.
Ti temo vicina, ti amo lontana; la tua fuga mi attrae, il tuo cercarmi mi arresta: soffro, ma che cosa non soffrirei con gioia per te!
“Tu ed io siamo due veri buoni a nulla e cattivi a nulla. Al di là del bene e del male trovammo la nostra isola e il nostro prato verde – noi due soli!
Già per questo dobbiamo volerci bene.
E anche se non ci amiamo di amore profondo,
io ti voglio bene e spesso fin troppo.
(Friedrich Wilhelm Nietzsche – Così parlò Zarathustra)