Il regalo più richiesto? L’iPhone, ed ecco cosa ha pensato questa mamma che al suo figlioletto tredicenne ha regalato l’ambito iPhone per Natale. Ma nel biglietto c’era una sorpresa: un contratto.
Un documento in 18 punti stilato dalla madre che prevede una serie di regole di comportamento e di obblighi cui ottemperare, pena il sequestro del “mezzo”. Bisogna dire che la mamma del ragazzo, non è aliena né alla tecnologia né alle riflessioni sulla buona educazione. È infatti una blogger abbastanza nota che tiene una rubrica sul rapporto coi figli e il ruolo dei genitori sull’Huffington Post. E, non a caso, ha deciso di rendere pubblico il contratto con il figlio, postandolo online.
“Buon Natale!. Tu sei ora l’orgoglioso possessore di un iPhone. (…) Sei un ragazzino bravo e responsabile e te lo meriti. Tuttavia insieme a questo regalo ci sono delle regole da seguire. (…) In caso di inadempienza verrà reciso il contratto e il tuo possesso dell’iPhone». Ed ecco, continuando a mescolare affetto e autorità, bastone e carota, alcune delle regole auree ideate da questa mamma e indirizzate al tredicenne.
La prima, e quella che indubbiamente fonda tutto il resto. «È il mio telefonino. L’ho comprato, l’ho pagato, lo sto prestando a te. Non sono meravigliosa?». Da cui naturalmente, come corollario, discende la numero 2, probabilmente la più controversa di tutte: «Saprò sempre la password». E ancora, sul rapporto coi genitori, la numero 3, lievemente minacciosa: «Non ignorare mai una chiamata da mamma e papà. Mai».
La lista di obblighi prosegue soffermandosi sull’ecologia di utilizzo del telefonino e sulle buone maniere. «4. Consegna il telefonino ai genitori alle 19.30 nei giorni lavorativi, e alle 21 nei weekend». Nella notte va quindi spento. E guai a portarlo a scuola. Oppure, regola 13: «Non fare miliardi di foto e video. Non c’è bisogno di documentare tutto. Vivi le tue esperienze. Saranno salvate nella tua memoria per sempre».
E poi, ancora, alcune regole si soffermano su un utilizzo civile del mezzo. Non usarlo per offendere altri, scrive ad esempio la madre. Non mandare messaggi che non diresti anche a voce, in faccia a qualcuno. Spegnilo in luoghi pubblici come il cinema. E infine, le dolenti note, le più spinose da trattare per un genitore. Ma mamma Hofmann sembra sapere il fatto suo e va dritta al punto. Regola 10: «No porno. Cerca informazioni sul web di cui discuteresti apertamente con me. E se hai domande particolari, chiedi a me, o magari a papà», aggiunge con perfidia coniugale la blogger. E ancora, per restare in questo campo minato, la regola 12, sempre più importante e di cui si parla troppo poco, scritta da manuale, e utile anche per i più grandi: «Non inviare immagini delle tue parti intime, o di qualcun altro. Non ridere. Un giorno sarai tentato di farlo malgrado la tua intelligenza. È pericoloso e potrebbe rovinare la tua vita di adolescente e di adulto. È sempre una cattiva idea. Il cyberspazio è vasto e più potente di te. Ed è difficile far scomparire qualcosa del genere, tra cui una cattiva reputazione». (fonte: corriere.it)
Il “contratto” della mamma farà sorridere ma ha il merito di guardare in faccia la realtà dove la tecnologia a volte rischia di essere dvvero pericolosa!