Il cielo già si colorava in fuoco.
Al colmo tino il giovinetto snello
si lanciò su, come a provar per gioco.
Stette sull’orlo un poco in piedi, bello,
raggiante tutto del suo bel domani,
a braccia spante, simile a un uccello.
Poi si chinò, s’apprese con le mani,
all’orlo, e dentro, fra le pigne frante
tuffò le gambe e sul crosciar dei grani.
Il rosso mosto risali spumante
sopra i garretti: ed ei girava a tondo
premendo coi calcagni e con le piante.
E il sole rosso illuminava il biondo
vendemmiatore.