Ehi Devil…Se ci sei… Dammi un qualsiasi segnale. Fammi capire cosa devo fare.
Me lo ripeto incessantemente. Una situazione difficile capita a tanti.
Ma tanti evidentemente la sanno gestire meglio di me…Tanti sicuramente in tante occasioni paragonate, sono stati all’altezza…
Questo è chiaro…Almeno l’ho capito… Anzi, almeno non direi dato che ho compreso molto più di questo….
Va bene, mi trovo in una situazione che non so a tutti gli effetti gestire; mi sento impotente, immobile…
Ma questo conta relativamente.
La vita toglie, giorno dopo giorno, la vita a una delle persone che mi è più cara al mondo… e insieme la svuota a me…
La vita ha deciso di presentarmi tutti i conti in contemporanea. Che tempismo…
In parte me la sono voluta e cercata. Pago il conto, pago lo scotto. Pago tutto. In parte non è dipeso da me. Il sommarsi di tante situazioni, alcune difficili altre irreali mi ha fatto sentire davvero fragile…le parole qui non contano… Tristezza, disperazione… Ho male al cuore ormai da talmente tanto tempo che non lo sento nemmeno più come un fastidio…
Prima.. difficilissimo..come puoi guardare gli occhi di colei che ti ha dato la vita e dirle una bugia sulla sua di vita… sapendo di mentirle… Certo, c’è chi è riuscito a farlo, mi inchino alla sua forza. Io non ne ho.
Rendersi conto che una delle persone che ami di più al mondo sta soffrendo, e non puoi far altro che prendere atto del fatto che non hai il potere di lenire la sua sofferenza…Che puoi solo esserci, nel modo più silenzioso possibile…con i tuoi occhi asciutti, senza lacrime…
Dopo i suoi occhi… non so che fare, come tamponare questa emorragia senza fine…
La paura sta diventando alleata dell’indifferenza… Questo si che mi ucciderà… Ma, è chiaro che non si può comprendere…
Sono scesa giù, ero andata a prendere un libro per la notte, in realtà mi sono fermata tra le fotografie. Ogni sfumatura di quel mondo mi riportava a qualcosa della mia vita. Tutto era lì. Odori, sensazioni, ricordi, colori… Tutto era lì.
Non basta pensare per decidere.
Non basta pensare di essere per volere.
Non basta pensare di volere per essere.
Vivo di sensazioni che abitano dentro di me.
Sono perfettamente consapevole di essere una noia infinita. La tristezza di questo periodo mi rende monotematica. Cerco di trovare argomenti diversi, forse più interessanti per chi mi legge, ma finisco per tornare sempre qui.
Ombra rimane per me. Ho deciso…Non parlerò più dei miei problemi, non mi va più… Di natura sono chiusa come un riccio e dura come una pietra… Eppure mi sto sgretolando… e non voglio, più che altro non posso permettermelo. Devo essere forte…
Mi dispiace per chi passa da queste parti. Cercate di avere pazienza o lasciatemi perdere. Passerà questo periodo. Per lo meno, io lo spero… Tutto passa diceva Eraclito.. Panta Rei
Capisco che possa sembrare pura utopia, ma ho bisogno di crederci.
Dopo giorni di sofferenza lucida e cruda, è vitale che io cerchi una soluzione per trovare l’uscita da questo tunnel di dolore sterile.
Riprendere il mio modo di essere, di vivere le emozioni, di sperare. Sperare. Sempre e comunque. Non smettere di credere che ci possa essere ancora un’opportunità.
Tenendo stretti nel cuore, e nel cervello, i ricordi belli e piacevoli, quelli che mi hanno dato quella felicità che è difficile spiegare e raccontare. O che forse non voglio neanche raccontare. Perché i ricordi li voglio tutti miei e non permetto che niente e nessuno possa inquinare questo mio piccolo mondo…
La mia mente corre…A volte, quando avrei troppo da dire, so che dovrei tacere.
L’ho imparato con il tempo perché nel passato, parlando ma non riuscendo a comunicare, ho fatto errori che in seguito ho pagato amaramente. E va bene, si va avanti.
Ho milioni di pensieri nella testa in questi giorni. Sensazioni. Dubbi. Tutto gira e rigira, come in un frullatore. Tutto si mescola ma non si amalgama. Resta il peso, come una zavorra, di cui non riesco a liberarmi. Pensieri che non riescono a trasformarsi in parole, in un discorso logico e con un senso compiuto. Pensieri che annaspano in un mare di confusione. Il caos che pietrifica ogni tentativo.
Resta la sensazione di un latente fallimento, come donna, come figlia, come essere umano.
Sono stufa di sbagliare, di commettere passi falsi o di non fare passi in avanti. Scontenta dello stato attuale che non mi sta consentendo di concretizzare il più piccolo dei miei desideri, vedere la vita… un desiderio umano…cazzo il desiderio di ogni essere umano…
Sento immensamente il peso di una solitudine, di una lacuna immensa che in questo momento niente potrà colmare, ed è chiaro che mollare è semplice… Molto molto semplice…
Questo post non è un attimo di pessimismo. E’ prendere atto razionalmente che la vita che sto vivendo è questa.
E che nonostante la volontà di uscire fuori dalla ragnatela che l’avvolge e toglie il respiro, sono ferma…
Ed è chiaro che sono sola.