Uomo libero, tu amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio; contempli la tua anima.
Nello svolgersi infinito della sua onda,
E il tuo spirito non è un abisso meno amaro.
Ti piace tuffarti nel seno della tua immagine;
L’accarezzi con gli occhi e con le braccia e il tuo cuore
Si distrae a volte dal suo battito
Al rumore di questa distesa indomita e selvaggia.
Siete entrambi tenebrosi e discreti:
Uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi,
O mare, nulla conosce le tue intime ricchezze
Tanto siete gelosi di conservare i vostri segreti!
E tuttavia ecco che da innumerevoli secoli
Vi combattete senza pietà né rimorsi,
Talmente amate la carneficina e la morte,
O eterni rivali, o fratelli implacabili!
Questa è una di quele poesie che lasciano un segno agli amanti del viaggio. Il viaggio per molti viene inteso, come la scoperta di nuove terre, paesaggi, luoghi da ammirare per alcune sue bellezze e caratteristiche..insomma, c’è chi viaggia per vedere..ma il viaggio apparentemente così, non è solo questo..è molto di più, è qualcosa di misterioso, di magicamente profumato di curiosità e aspettativa. C’è chi dice che i viaggi possano cambiare la vita. C’è chi ha bisogno di viaggiare, di andare, di scoprire, guardare, osservare, ammirare, prendere qualcosa e poi lsciarla; in poche parole, ha bisogno di andare oltre. Il viaggio, da Ulisse ai giorni nostri, ha assunto varie sfumature, sempre diverse, ma sempre uguali. Il viaggio di Ulisse è un viaggio alla scoperta, di ritorno, quello dantesco invece, di rendenzione, ed entrambi, anche se così diversi, sono accomunati dalla peculiarità di andare oltre, anche sè stessi. La mia idea di viaggio è molto particolare. L’atmosfera pre- partenza è senz’altro quella apparentemente + bella; i preparativi, le attese, le speranze, l’avventura imminente che ti aspetta e poi l’arrivo..ma c’è una parte del viaggio che è quella che riesco ad assaporare meglio. Durante i giorni che trascorrono, arriva un momento in cui tutto quanto ti stanca; non vedi l’ora di prendere tutto e ritornare. Non vedi l’ora di abbracciare il tuo letto e immergerti in esso. Ma quei momenti, all’apparenza sofferenti, sono quelli più autentici! Non appena ritornerai immerso nella quotidianità della vita, ti accorgereai di come quei momenti che pensavi fossero estenuanti, ti appaiono invece beati. Del tuo viaggio allora ti è rimasto tutto!..
Ma l’uomo e il mare, come dice la poesia, assomigliano al diavolo e all’acqua santa, eterni lottatori ma fratelli inseparabili!!..L’uno non avrebbe ragione d’esistere senza l’altro. Entrambi tenebrosi e discreti, entrambi sconosciuti a molti, siete luoghi di insidie ma di uniche bellezze..Per me il mare è il luogo dove ho iniziato ad amare, ed è anche quello dove viaggio con i miei pensieri, nell’attesa di raggiungere l’età opportuna per iniziare ad inseguire, la mia Via dei Canti..
@Vali: grazie dei tuoi pensieri, sono molto emozionanti!
Grazie!