Ricordo questa poesia…ho un ricordo particolare…di quelli fatti di cioccolata in tazza fatta dalla mamma e biscotti appena sfornati, in quei pomeriggi di autunno in cui si facevano i compiti sul tavolo in cucina e si ripeteva a memoria la poesia che la maestra assegnava la mattina…ricordi…vivi…che bella la memoria…
"Gèmmea l’aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l’odorino amaro
senti nel cuore…
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. E’ l’estate,
fredda, dei morti."
Pascoli G.
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Pensa che Lunedì l’abbiamo letta e commentata in classe: ai ragazzi è piaciuta molto
Anche a me questa poesia fa venire in mente la mamma. Dovevamo portare la poesia a memoria ogni lunedì. Quindi la domenica pomeriggio, noi due sole, mamma ed io la studiavamo. A voce alta la ripetevo. Una, due, tre volte. Finché non la dicevo per benino, con le pause giuste al posto giusto.
C’era il sole, tutto silenzio attorno, dietro alla casa sedute una di fronte all’altra.
Quarant’anni fa!
Cristella
bella la poesia e sopratutto invitanti quei biscottini….considerando che sono le 17.30,che qui al lavoro si gela mi sta venendo l’acquolina in bocca al pensiero di una bella cioccolata calda con la panna e due biscottini insieme…
p.s.la ricetta dei biscottini si può avere???
Anch’io ho imparato a memoria molte poesie alle elementari e in fondo era un’attività che mi piaceva. Questa però non è stata tra le poesie che ho dovuto studiare.
A proposito di questo periodo dell’anno ho imparato a memoria (e mi ricordo ancora) la classica San Martino di Carducci.