Non ho voglia di lacrime, eppure scendono.
Non ho voglia di parole, eppure devo parlare.
Non ho voglia di mangiare, eppure mi sforzo di farlo.
Non ho voglia di niente. Vorrei solo oziare fissando la luce della lampada.
Il tempo scorre eppure mi sembra immobile.
Non ora. Non in questo momento. Verrà l’attimo giusto. Verrà l’istante.
"Mi ha chiamata lucia, mi ha detto che sta sistemando la casa per me, dici che ce la faccio? Io ce la voglio fare…"
"Certo che ci andiamo!!!"
Mi scendono le lacrime anche davanti a lei che mi guarda.
"Sei preoccupata…"
"No mamma, non sono preoccupata non vorrei che tu stessi male, non vorrei vederti soffrire…"
È tutto un po’ statico. Ed io odio la staticità. La odio ma nonostante questo me ne sto ferma a fissare la notte scendere.
Arriva la primavera. Le ore di sole si allungano.
Poi.
Poi sento un tormento nell’anima e vorrei farlo tacere.
I soliti demoni persecutori. Mi lasceranno mai in pace? Ne dubito. Prima o poi dovrò chiamare un’acchiappa fantasmi.
Scivolano le ore. Scivolano i minuti. Quasi quasi dormirei.
Quasi quasi vorrei fare sogni belli stanotte.
Non ci sono sogni per me. Non ci sono.
Ne ho uno solo e so che non si potrà mai più realizzare. Solo che questa volta, il sogno l’ho compreso nel momento in cui la vita mi ha fatto sbarrare gli occhi…
Devil – La Mia Ombra
