Pitti Uomo 2009

Un uomo nuovo. L’uomo nuovo che affronta la crisi. Che si presenta in ufficio con la tuta, con pantaloni comodi. E’ pratico ma allo stesso tempo elegante l’uomo proposto alla 75° edizione di Pitti Immagine 2009, al via oggi a Firenze. E soprattutto non è mai casuale o sciatto, ma sempre sofisticato. Un ritorno agli anni ’50.

Dai giovani ai 60enni, tutti indossano pantaloni in tessuti formali ma stretti e corti alle caviglie, portati senza calze e con cravatte extra lunghe. Ma vuole anche essere libero, leggero. E per questo si avvolge nei piumini che pesano solo 30 denari. La nuova edizione di Pitti Uomo dedica un’intera mostra curata da Oliviero Toscani a Workwear. Ampio spazio quindi alla tuta da lavoro e alle contaminazioni tra questa e la moda.

L’evento è curato da Olivier Saillard e da Oliviero Toscani che per l’occasione hanno raccolto qualcosa come 300 completi da lavoro, 2.500 dispositivi di protezione, come maschere, elmetti, grembiuli, 70 importanti griffe e 18mila immagini legate proprio al mondo del lavoro.

La crisi in atto, che la manifestazione tenta di sfidare, porta e invita l’uomo verso la praticità. Dai pantaloni idrorepellenti per andare in scooter al lavoro alle tute vere e proprie, si apre una nuova cultura sportiva in ufficio.  Lo stilista americano Tom Browne, ospite speciale di Pitti, rompe gli schemi e proporne una nuova raffinatezza, un mix di tessuti di qualità e linee audaci. Ma pensa ancora di più alla comodità Metrico , che crea specifici pantaloni per andare in ufficio in motorino. Sono gli Acquascooter, realizzati con l’innovativo waxed cotton, water prof al 100% e traspirante. Ma il nuovo guardaroba è anche ecocompatibile. Un uomo diverso in tutto. Forse mai come in questa edizione Pitti Uomo stravolge la moda e l’abbigliamento maschile.

I più innovativi stilisti puntano sul kaki, il tessuto inventato dagli inglesi in India 150 anni fa, che oggi sembra una valida alternativa al denim, e dà vita a una collezione che s’ispira alle uniformi militari, rendendo omaggio ai più celebri amanti del kaki: Paul Newman, Steve McQueen o i Kennedy in vacanza nel Maine.

Così come va molto lo stile "giapponese". Saranno presentati i jeans Seal Kay in tela giapponese kurabo, ovvero cotone coltivato biologicamente, con bottoni in cocco e logo ricamato. Ai piedi, rigorosamente, scarpe Fratelli Rossetti con cuciture ‘in carne’.

A Firenze, dal prossimo 13 gennaio e fino all’8 febbraio non mancherà anche il ‘prêt-a’-porter montagnard’, il vestirsi con stile in montagna. Ambasciatrice della moda alpina a Firenze sarà la griffe valdostana Valgrisa che si pone l’obiettivo di diventare il "primo marchio di abbigliamento per il tempo libero".

Tante le novità e tra queste spunta il nome di Lapo Elkann. Con il suo cappello cult firmato insieme a Borsalino: un cappello targato Italia Indipendent. Lo storico marchio legato ai cappelli da 150 anni, e il marchio giovane di progetti di stile fondato da Lapo Elkann, hanno unito tradizione e creatività per aggiungere al guardaroba firmato Italia Indipendent tre speciali modelli Borsalino, fatti a mano, destinati a diventare pezzi-icona.

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