Poesie di Jurij Zivago

S’è spento il brusio. Sono entrato in scena.
Poggiato allo stipite della porta,
vado cogliendo nell’eco lontana
quanto la vita mi riserva.

Un’oscurità notturna mi punta contro
mille binocoli allineati.
Se solo è possibile, abba padre,
allontana questo calice da me.

Amo il tuo ostinato disegno,
e reciterò, d’accordo, questa parte.
Ma ora si sta dando un altro dramma
e per questa parte almeno dispensami.

Ma l’ordine degli atti è già fissato,
e irrimediabile è il viaggio, sino in fondo.
Sono solo, tutto affonda nel farisaismo.
Vivere una vita non è attraversare un campo.

"Poesie di Jurij Zivago", Boris Pasternak,1946.

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