Leggo sul giornale che tra il 2006 e il 2010 le polizze assicurative, hanno toccato punte del 25% per le auto e il 35% per le moto.
Colpa dell’indennizzo diretto, che non ha funzionato come avrebbe dovuto, della bassa mobilità dei consumatori tra le compagnie e di compagnie assicurative che garantiscono contratti adeguati solo a una selezionata clientela, con le consuete grandi differenze tra Nord e Sud.
Alcuni esempi pratici? Tra il 2009 e il 2010, per un quarantenne del Nord Italia con un’autovettura di media cilindrata il premio è aumentato di oltre il 20%. Per una sessantacinquenne del Sud con un’autovettura medio piccola l’aumento è stato del 15-20%, mentre per un diciottenne che vive nelle Isole con un ciclomotore il rincaro è stato del 30%.
Permangono le differenze tra le diverse aree geografiche: considerando Napoli in comparazione con Milano, risulta che, a parità di frequenza sinistri (elevata) e di numero di compagnie, il premio risulta nettamente più alto (quasi il doppio nel periodo più recente di analisi) nella prima rispetto alla seconda.
Ciò testimonia inequivocabilmente che la dinamica dei premi è influenzata anche dall’andamento dei costi dei risarcimenti, più elevati nella prima.
Nel dubbio…meglio andare a piedi!!