Da bimba mi chiedevano "Qual è il tuo sogno nel cassetto!?"
Mh…ci pensavo, ci riflettevo e alla fine mi chiedevo sempre: "Ma come potrà un sogno, essere chiuso in un cassetto?"
Guardavo perplessa il cassetto del mio comodino, piccolo, troppo piccolo per contenere un sogno che per definizione è qualcosa di infinitamente grande…
Da bimbetta molesta, forse meno di quanto lo sono oggi, cominciavo a fare domande precise… quale cassetto? Di quale mobile? E se fosse una cassapanca?!!?!?
Di certo nessuno mi ha mai detto a quale mobile si riferisse, nè mi ha mai specificato se si trattava di un cassetto singolo o di uno con il doppio fondo…
Beh, comunque, risistemando alcune cose ieri ho trovato in quello stesso comodino alcune fotografie, dietro una delle quali c’era una scritta….. "Sogno: avverati…"
Una foto del 1982… C’è la mia famiglia in quell’immagine…
E allora ho ricordato un altro dettaglio, ho sorriso e ho capito che sognare è come andare in bicicletta, anche se pensi che sia passato troppo tempo scoprirai che, in realtà, è come se non avessi mai smesso di pedalare….
Forse questo mi potrà aiutare…
Devil