Rita Levi Montalcini: arrivederci piccola donna

Rita Levi Montalcini. Il cuore per la scienza, la scienza nel cuore.

Un cuore che oggi ha smesso di battere nella sua piccola camera a Roma, traboccante di libri e fogliettini di appunti sparsi dappertutto. Rita Levi Montalcini è morta oggi nella Capitale a 103 anni, onorando il suo premio Nobel fino alla fine.

L’anziana scienziata, aveva ancora gli appunti accanto al Pc dove lavorava. Continuava nella sua ricerca e ieri aveva lavorato ai suoi studi fino alle 21.

Trascorreva gran parte del suo tempo in una piccolissima cameretta in una casa enorme. Nella sua stanza c’era appena lo spazio per un letto e per una scrivania sulla quale era sistemato un computer di ultima generazione. La stanza era sommersa di libri, cd e documenti scientifici.

Sulla parete del letto c’era un’unica foto, quella della madre.

Ascoltavo sempre i suoi interventi, e ho molti libri, nei quali sottolineavo le sue frasi, quelle che mi colpivano al cuore, al mio cuore, non quello di una scienziata, ma quello di una ragazza, che è diventata una donna anche grazie alle sue parole "Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo. Io sono la mente". E poi: "Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non laloro intelligenza". "Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore, uniche coloro che le usano entrambe". Ancora: "Nella vita non bisogna mai rassegnarsi,arrendersi alla mediocrità, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi". "Meglio aggiungere vita ai giorni che giorni alla vita".

Il mio commento è scritto tutto qui, e in quella fotografia….

Grazie

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