San Valentino, la nostra vita piena di follie

Il nostro frammento di vita,
un bagliore appena percettibile
nella più assoluta indiscrezione si muove nell’ombra.

La sua prepotenza sfida la notte, l’immobilità, la monotonia dell’attesa.
Un fiore che nasce tra le crepe di un muro inaridito dal tempo.
Il sogno di un fuoco dirompente ne alimenta la sete di luce…
La forza dell’anima ne traduce il respiro.
Ed ecco…

Un giorno speciale, per 2 persone che esprimono lo stesso desiderio…
Ciò che non è stato fatto è ancora lì, come in una lista d’attesa.
Allontanato da noi come se facesse paura.
Sono i momenti rimasti sospesi, i desideri bloccati, le parole taciute,
le porte che abbiamo chiuso, i bagagli abbandonati,
le strade mai attraversate, le età mai vissute.

C’è una verità di noi stessi da guardare in faccia,
cogliendone le rughe e qualche splendore di giovinezza,
un entusiasmo da ritrovare come fuoco tra la cenere.

Avere occhi per guardare dentro le cose,
senza fermarsi a ciò che sta fuori.
Penetrare l’abisso che spaventa,
toccare l’invisibile messaggio nascosto in ogni cosa,
scuotere la nebbia, cercare con le mani,
risalire la superficie, scalare le vette della vita,
per capire, per imparare, per stupirci ancora, per piangere, per ridere
per giocare, per illuderci, per sperare, per sognare, per svegliarci
per camminare ancora.

Ritrovare l’orgoglio di essere se stessi,
per vivere il profumo dei sentimenti più intimi,
il contatto abbagliante con l’aria,
l’ebbrezza del pensiero irrazionale,
quello che agli altri sembra essere follia…

…Sei la mia vita…

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