Il dolore spesso offusca i pensieri e non mi aiuta a cogliere tutti gli aspetti della realtà. Il ragionamento mi uccide e mi convince di cose che neppure ci sono e che magari neppure conosco.
Non sento nulla. Non sento. Tutto attutito. Tutto ovattato. Mi sento io stessa la barriera per coloro che cercano di avvicinarsi, la barriera per me stessa.
Come se avessi messo in pausa, non sento più nulla.
Ho paura. Sono indispensabile a me stessa, nella mia stessa solitudine.
Il pianto non mi sconvolge, il riso non mi stupisce, la rabbia non mi scuote, é tutto privo di vita.
La mia anima si sta addormentando. Ma ho paura di questo sonno.
Sta sera non riesco a respirare, l’aria non passa… non passa più! Apro la finestra… Aria fredda entra in camera.
L’emozione diventa palpabile, il petto si riempie di tensione, finché finalmente dagli occhi non scende una lacrima.
Ecco il respiro di quest’ anima.
Mi sento fragile, mi basta un soffio per cadere per terra. Le persone mi parlano. Mi aiutano a riflettere, mi spingono a reagire. Mi spronano fino a far tornare fuori anche solo per un attimo, la parte viva. Soprattutto quando colpiscono nel segno, anche senza saperlo, arrivano a ciò che tengo segreto dentro di me, ma che per paura non voglio mostrare.
E così arrivo al centro del problema, io…E scopro che c’è sempre qualcosa in me che parla di me e che tenta di darmi coraggio, cercando di farmi capire…
Ultimamente spesso, la confusione, lo stress e l’ansia non mi fanno sentire nulla.
Gli occhi vedono ma non vogliono guardare. Lo sguardo non si posa su nulla, scappa da ogni situazione, da ogni cosa che ferisce.
Gli occhi non brillano. Proteggo le persone mi consolo pensando che non sanno. Il mio dolore non può degenerare in altro dolore.
Ecco un sorriso sincero che nasce sulla bocca, mi sento forte, perché la mia debolezza é "mia" e non ferisce nessuno.
La realtà é assurda, se potessi cambiarla sceglierei di vivere l’illusione di un sogno, molto più dolce di questo presente.
In questo momento ho solo una insopportabile certezza, che in certi momenti taglia il respiro…
Non c’è un perchè non cè un motivo, nessuna volontà…
Forse dovrei cominciare a pensare a questo come la risposta ai mille perchè…
Nella mia vita che ormai non più così giovane, ho vissuto esperienze fatte di emozioni mai spente, lacrime amare e sorrisi imponenti, quelle piccole cose che mi hanno reso più forte.
Ho sbagliato, ed ho orgogliosamente pagato per non essere nata già grande, ho pagato la mia ignoranza nel vivere.
Mi hanno fatto credere che valevo meno di niente, ma lottando ho imparato a camminare e all’improvviso mi sono sentita amata, all’improvviso mi sono sentita speciale …
E allora ho iniziato a riscrivere la storia della mia vita e ho scoperto che anche a una piccola donna è concesso sognare, anche io potevo sognare di volare…
Ci credevo davvero che ci fosse sempre una ragione per restare, per andare avanti e non arrendersi mai.
La mia ragione si è frantumata..…Ma ce la faccio….
Ritornano le lacrime sul viso e un senso di liberazione mi riempie…