Quanto pesa un tatuaggio…
Per rispondere a questo pensiero ritorno indietro con la memoria ai tempi della tesi di laurea quando scrivendo del Tattoo, mi trovavo a citare un concetto molto interessante di Hanky Panky, uno tra i più celebri tatuatori al mondo, che sosteneva: "con il primo tatuaggio ci si squilibra e poi con i successivi si cerca di riequilibrarsi, di riconferire alla parte destra lo stesso peso della parte sinistra o viceversa… e ci si accorge che il peso non dipende dalla grandezza ma dalla simbologia, dai ricordi agganciati a quel tatuaggio o forse solo dai colori o dal dinamismo. Sono tantissimi i fattori che determinano il ‘peso’ di un tatuaggio e per ciascuno ogni fattore ha un coefficiente d’importanza diverso. Allora ci si chiede se vale la pena di fare il primo tatuaggio e la risposta è senza dubbio di sì, il viaggio deve cominciare anche se fosse la discesa dantesca verso l’inferno. Quanta conoscenza di noi stessi attraverso quella ricerca, quella consapevolezza del peso dei simboli che decidiamo di portarci indelebilmente addosso."
Adesso guardo il mio. E penso al come e al perchè… Al simbolo di quel tridente con una gamba sola e tre punte… Una gamba sola, si, all’origine erano due… Ma poi una perchè troppo piccolo per delinearne due, ed ecco la fusione, mi apparteneva ancora di più così!
Eccolo li quel tridente, il simbolo del mare, della mia vita, della mia passione, del mio essere Devil, della mia famiglia, di noi 5, in un’unione indissolubile dei miei genitori, di noi tre fratelli incredibilmente uniti…
Adesso riguardo il mio tattoo e penso che non voglio trovare il mio equilibrio in questo senso, e per questo è probabile che rimarrà solo… Unico sulla mia pelle, indelebile e forte come solo lui sa essere…
Nel cassetto, anzi su un file, la bozza del mio prossimo tattoo….
Chissà quando… chissà dove… e chissà se….
Buona notte Ombre!