Lasciare tracce, raccogliere tracce

Lasciare tracce, raccogliere tracce è un’operazione che l’uomo compie da sempre.
Tracce casuali e tracce lasciate con una finalità cosciente. Tracce che servono a darsi un’identità che si costruisce lentamente, faticosamente, in maniera costante anche se con innumerevoli debolezze. Tracce che ci consentono di costruire la nostra identità, i nostri saperi, la nostra persona e personalità in contesti diversi e variopinti. In ognuno di essi lasciamo tracce e segni. Ci facciamo riconoscere e amiamo essere riconosciuti attraverso una segno, un gesto, una parola, un oggetto.
Tutto parla e tutto racconta se lo si sa ascoltare.
Si ascolta e si interpreta la voce che sta dentro ognuno di noi e che raramente parla la lingua di tutti i giorni.
Si ascolta e si creano storie che sono frutto dell’immaginazione ma si nutrono di elementi semplici e per questo veri…
Attraverso le tracce si costruisce la memoria di sé, la propria storia. Un percorso complesso ed estremamente affascinante.

Qualcuno sosteneva che non si ha una storia se non la si racconta: “La dimensione fondamentale e insopprimibile del pensiero umano è la capacità di narrare” (Jerome Bruner).
Raccontare storie è un’arte antica e risponde ad una necessità profonda, autentica di vivere e condividere le emozioni…
Dare forma di storia all’esperienza vissuta significa aver capito la necessità di dare ordine a quanto accade, conservarne la memoria e creare un senso di appartenenza.

Lo so non è facile costruire storie partendo dall’esperienza personale…la mente richiede di essere naturalmente organizzata attraverso le esperienze della vita, quelle che si acquisiscono quotidianamente, in modo naturale, semplice; niente di scontato, anzi, qualcosa che si conquista poco alla volta imparando ad attribuire senso e significato all’esperienza vissuta. Qualunque essa sia…

Giocare, creare e liberare la parola rappresenta una modalità di espressione del sé, avvicina la conoscenza dell’identità, aiuta il dialogo, la relazione, lo scambio di idee, teorie, pensieri e alimenta il piacere e l’emozione, un fiume che scorre verso la conoscenza…

Ecco perché vorrei parlarti della mia storia…
Ecco perché vorrei navigare insieme a te nel mio mare…
Ecco perchè vorrei raccogliere le tue tracce…

[tags]Impronte, Ombra, Pensieri, Tracce[/tags]

4 comments

  1. “non si ha una storia se non lasi racconta” ….. mi ricorda qualcosa ….
    qualcosa che ha a che fare con il mio alter ego …. Novecento del caro Baricco …. qualcosa che sicuramente ha a che fare con la “mia storia” … e il “mio mare”.

    Ciao
    Miky

  2. Ciao Miki…sai che tra quelle semplici parole ” mio mare”, ho visto una persona che mi somiglia….che strano…ho avuto per la prima volta la consapevolezza che il mare, non è solo mio, ma intimamente di chiunque lo porti sempre con se nel cuore….
    Piacere di conoscerti, in quest’avventura che mi spaventa e mi affascina, come le onde del mio mare…….
    Devil

  3. Il problema del rapporto col mare è dato dall’intimità con cui lo si vive …. quando, nei momenti peggiori della tua vita è stato padre, amico, maestro di vita e ti ha regalato ciò che di più bello hai, capisci bene che comincia a guardarlo in modo diverso …. ad amarlo. rispettarlo …. e sentirne la voce

    Ciao Devil
    Miky

  4. …ascoltarne i consigli, e trovare nella sua forza la voglia di andare avanti…..

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