…È molto triste avere qualcosa da dire e non avere nessuno a cui dirlo.
Allora ti sembra che ciò che hai dentro si dilati senza misura e ti soffochi.
Ti senti mancare l’aria, la luce, lo spazio.
Nel vuoto, riesco a trovare i confini in un foglio, in una pagina in un qualsiasi pezzetto di carta…
Vengono accolti i miei pensieri, custodite le mie paure…
A volte frasi a metà, a volte solo parole, a volte tracce d’inchiostro nero…
Senza un ordine, senza tempo, senza spazio.
Non rileggo mai, non correggo…sarebbe come tradirmi.
Sono io, me stessa,
in un mio angolo vuoto.
Devil
spesso provo anche io queste sensazioni. Forse troppo spesso.
Scrivere è il mio rifugio. non son brava con le parole…preferisco quelle di carta.
dopo, quando il vuoto smette di premere alle pareti dell’anima, il rileggerle smaterializza molte paure.
ciao
Proprio vero che ciò che teniamo dentro si dilata senza misura, a volte spinge forte per uscire e ci fa male, ci gonfia la pancia fno a farci deformare ogni sensazione. Le emozioni cambiano faccia… meglio esternare e dargli la forma che realmente hanno… non importa come, parole di carta o di suoni sono sempre parole!
La carta spesso è come il vento, un luogo sicuro in cui urlare…l’eco ci aiuta a capire quello che abbiamo detto davvero…
menomale che c’è il blog! 🙂