Gli animali furono imperfetti, lunghi di coda, plumbei di testa. Piano piano si misero in ordine, divennero paesaggio, acquistarono in grazia, volo. Il gatto, soltanto il gatto apparve completo e orgoglioso: nacque completamente rifinito, cammina solo e sa quello che vuole. L’uomo vuol essere pesce e uccello, il serpente vorrebbe avere le ali, il cane e’ un leone spaesato, l’ingegnere vuol essere poeta, la mosca studia da rondine, il poeta cerca di imitare la mosca, ma il gatto vuole esser solo gatto, dai baffi alla coda, dal fiuto al topo vivo, dalla notte fino ai suoi occhi d’oro….(…)
Tratto da "L’ode al gatto" di Pablo Neruda