Dedicato ad un Blogger…come noi…

Stavo leggendo il corrieredellasera.it e tra i tanti articoli mi ha colpito quello dedicato al blogger canadese Derek Miller, che in maniera lucida annunciava con queste parole scritte in anticipo e probabilmente lasciate tra le "bozze" dei post, la propria morte per le complicazioni di un tumore all’intestino che lo aveva colpito.

«Ecco qua. Sono morto e questo è l’ultimo post del mio blog».

Derek, sposato, due figlie di 13 e 11 anni, di Vancouver, si era fatto conoscere per la puntualità, la freddezza e il coraggio con cui aveva raccontato la lotta contro la malattia, senza mai cedere alla totale disperazione e spesso con un tocco di amaro umorismo.

In un post del 6 aprile, per esempio, chiedeva a chi potesse accontentarlo di portargli due cose introvabili nel suo Paese, la diet coke alla ciliegia e il formaggio spray Easy Cheese della Kraft: «E se qualcuno dice che sono orribili "quasi-cibi" che mi faranno venire il cancro, non farò altro che ridere».

Arriva l’ultimo post che comunque segue la sua voglia di sdrammatizzare «ho chiesto ai miei cari di pubblicare questo messaggio già pronto, l’inizio del processo che trasformerà questo sito, ora attivo, in un archivio» e continua «Io non sono andato in un posto migliore o peggiore. Io non sono andato da nessuna parte, perchè Derek non esiste più. Non appena il mio corpo smetterà di funzionare e i neuroni del mio cervello cesseranno l’attività, subirò una notevole trasformazione: da un organismo vivente a un cadavere, come un fiore o un topo che non riescono a superare una notte particolarmente gelida».

Il suo più grande rammarico? Non essere vicino alla moglie e alle figlie nelle prove che certamente le attenderanno nella vita. La sua più grande gioia? La vita stessa, perchè «il mondo è un luogo meraviglioso e stupefacente». La malattia che lo ha ucciso? Certo, una cosa orribile. «Ma io -scrive – sono anche stato fortunato. Non mi sono mai dovuto chiedere come mi sarei procurato il mio prossimo pasto. Non ho mai dovuto temere l’arrivo di soldati stranieri, con mitra e machete, che avrebbero ucciso o ferito la mia famiglia. Non ho mai dovuto lottare per salvarmi la vita. Purtroppo, queste sono cose che alcune persone devono fare ogni giorno. Nessuno può immaginare cosa veramente lo aspetta nella vita. Possiamo pianificare e fare ciò che ci piace, ma non possiamo aspettarci che i nostri piani funzionino. Spero che questo sia quello che le mie figlie imparino dalla mia malattia e dalla mia morte». «Airdrie – scrive alla moglie chiudendo il post – tu sei stata la mia migliore amica e il mio legame più stretto e profondo. Io non so cosa saremmo stati l’uno senza l’altra, ma credo che il mondo sarebbe stato un luogo più povero. Ti amo profondamente. Ti amo, ti amo, ti amo».

Grazie Derek, grazie al mondo di internet che permette a me e a tutti i blogger di parlare di esprimerci, di dire quello che pensiamo, di sognare e di arrabbiarci perchè qualcosa non va…

Spesso demonizzato perchè visto come un modo di apparire e basta, a volte è davvero un modo di essere e di farci vedere da un mondo veloce, troppo veloce incapace di aspettare e di ascoltare.

Senza di noi il mondo sarebbe decisamente più povero…

La mia Ombra

…Ombra…

TI VOGLIO BENE!

Devil

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