Appena sveglia nella penombra della stanza lascio andare le immagini della notte….
Doccia calda, il silenzio del mattino, uno specchio in cui scrutare un volto sempre più stanco.
Dalla finestra che guarda sui tetti, tante piccole case ancora addormentate e annegate nel cielo….
Primo caffè…
Mi preparo, esco…
In strada mi arriva il saluto della gatta nera e il buongiorno di una vecchina dai capelli bianchi raccolti in uno chignon.
Osservo le persone le donne, gli uomini col giornale, i tablet presi a ditate alla fermata dell’autobus, gli smartphone che bippano e le orecchie tappate con lamusica.
Entro nel mio barettino….
Cappuccino (si si ammetto anche pastina….buonissima tra l’altro!) e gli scambi di battute con le persone che insieme a me fanno colazione e si dedicano 5 minuti di coccole dolci prima di iniziare una nuova giornata…
Sbircio velocemente il giornale letto accuratamente dal dott. di turno ma la mia attenzione è attirata dalla vetrina del locale… le auto, i pedoni sono incorniciati dalla luce del sole appena nato….
Arrivo in studio e trovo le colleghe con cui chiacchierare, il mio pc con cui arrabbiarmi per la lentezza, le telefonate di lavoro e quelle personali…
Matita in mano e disegni veloci che appaiono sui fogli mentre parlo… La mia anima scrive…
Si comincia a lavorare, una dopo l’altra scorrono le ore….
Adesso c’è anche la pausa caffè….il caffè amaro è perfetto per riempire l’aria con il suo aroma….
Fantastico il momento in cui potrò uscire da qui per gettarmi di nuovo nel mio altro mondo….
Ecco che la primavera mi saluta con una delle sue serate vellutate, guardo le finestre e le vetrine…sono illuminate dall’ultimo raggio di sole.
Le persone camminano frettolosamente, sembra quasi si nascondando dai loro pensieri, stanchi per la giornata con la mente fissa ad una poltrona o una cena…
E poi? la meravigliosa sensazione che si ha quando arrivi al traguardo… I negozi sotto casa, qualcuno che ti conosce e saluta, il saluto di chi ti salta al collo appena apri la porta, un’altra doccia, la cena pronta o da preparare o la telefonata a quello della pizza a domicilio, due parole mentre si mangia, gli scherzi, le domande sempre imprevedibili su una quotidianità raccontata, i baci della buonanotte, la lampada che si spegne e l’abbraccio della notte, lungo una notte…penso all’amore…ma di cosa parlo quando parlo d’amore? Parlo di libertà, di volere che l’altro sia libero di essere se stesso, parlo della possibilità di essere libera…
Ho corso il rischio perchè so perfettamente chi sono, come sono e spesso non mi piace per niente, perché la gente spesso non è bella, nemmeno le persone che amiamo lo sono. Ma io ho corso il rischio di farmi vedere perché so di non essere perfetta….
Ma sono felice di non esserlo…
Un giorno della mia vita…