Dice " il filo sottile che tiene insieme due persone ".
" Quale filo ? " Dice lei, come se tornasse a terra da una grande distanza.
" Il filo di tutto quello che le tiene collegate anche quando sono lontane.
Anche quando non si vedono non si parlano ".
" Perché dici il filo? "
…
" Perché è una cosa molto sottile molto resistente, no ?
Che puoi anche non vedere,
ed è estensibile quasi senza limiti
attraverso la distanza e il tempo e l’affollamento delle altre persone che occupano lo spazio e lo attraversano in ogni direzione ".
[ … ]
Dice " però non è affatto scontato che ci sia, il filo ".
" No ".
" Come fai a sapere che invece il filo c’è ? "
" Quando provi a romperlo, e ti trovi in caduta libera attraverso il senso delle cose ".
" E di cosa è fatto, questo filo ? "
" Di uno scambio continuo di domande e di risposte.
Sguardi, anche solo immaginati.
Assonanze e intuizioni e sorprese,
curiosità reciproca che non si esaurisce.
E similitudini, no?
E differenze " .
( Andrea De Carlo – " Pura vita " )