Esco dallo studio…
Ormai comincia a far buio presto. La cosa peggiore della fine dell’estate, la fine delle sere luminose, delle giornate lunghe sempre…
Mi trovo a dire… Ok, faccio due passi qui intorno, faccio il giro dei palazzi e me ne vado a casa…
Da quando mi sono trasferita qui, con lo studio con il lavoro e con la vita, spesso lo faccio… Scarico ansia stress e tensione che in tanti mi hanno appoggiato sulle spalle…
Poco fa, in quei passi mi sono trovata a far prendere respiro ai miei pensieri ingarbugliati, quante riflessioni affannate di una mente che volava tra un passato che non posso e non voglio dimenticare, ed un presente che ha voglia di esplodere e vivere alla grande.
Ognuno di noi racchiude in se il fascino di una storia o di mille che insieme formano il nostro essere “qui e ora” in quello sterminato cammino che ci ha portato fin dove siamo adesso.
E allora oggi, rifletto su come amano le donne e su come è possibile essere felici delle piccole cose partendo da un passato che ha tracciato la linea dell’esistenza di una donna con un vissuto indubbiamente tortuoso ma sicuramente fantastico….