Falcone. 20° Anniversario strage di Capaci

Me lo ricordo perfettamente… Era da un mese che abitavamo in questa casa….

Lo ricordo ancora benissimo. Ero un’adolescente. Tutto sommato non mi interessava molto guardare il telegiornale. Ma ricordo anche che appena tornata da scuola, accesi la tv, e intanto che preparavo tutto per il pranzo che di solito facevo con i miei fratelli e la mia mamma, iniziava quel tg…

Che immagini…una macchina distrutta in mezzo a enormi massi…. un cielo azzurro e dei gardareil accartocciati. Le vecchie auto della polizia, le ambulanze, le sirene….

La strage di Capaci!

Un pezzo di autostrada saltato in aria. Lo sgomento, l’incredulità e il terrore….

Cosa succede? Giovanni Falcone, la sua famiglia, la sua scorta. Mille chili di tritolo sotto l’asfalto.

In quel momento cambiava l’Italia? I giorni a seguire furono ancora più surreali.

Giudici e poliziotti increduli…. Ayala e il giudice Caponnetto amici di Falcone e Borsellino…

Davanti ai microfoni la rassegnazione: "E’ finito tutto".

Era solo l’inizio.

«Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.» Giovanni Falcone

"Non sono né un eroe né un Kamikaze, ma una persona come tante altre. Temo la fine perché la vedo come una cosa misteriosa, non so quello che succederà nell’aldilà. Ma l’importante è che sia il coraggio a prendere il sopravvento… Se non fosse per  il dolore di lasciare la mia famiglia, potrei anche morire sereno" Paolo Borsellino

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