Il malato è l’espressione di una nostra contraddizione

Distinguersi. Ce l’ho fatta!

“L’importante è avvicinarci alla malattia, e avvicinarci soprattutto al malato. Perché io penso che l’avvicinamento a una persona che soffre deve essere un compito che trascende la figura semplice e banale del medico che ha imparato determinate tecniche. […] Il suo avvicinarsi deve essere una presa di coscienza che il malato è l’espressione di una nostra contraddizione. E’ l’espressione sia di una contraddizione sociale, sia di una contraddizione medica.”

[Franco Basaglia, dall’intervista di Sergio Zavoli ne “I Giardini di Abele”, 1968]

Ce l’ho fatta!!!!!!!!

 

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