Superata la mia soglia emozionale, mi accorgo che questa non ha limiti e quindi non ha soglie….
Aspetto nell’infinito svolgersi del tutto, sapendo che domani è già ora…e sarà già passato, ti lascio senza rimpianto, con la mia anima che saluta il tuo ricordo estirpandoti da me senza alcun dramma. Ciò che è marcio non deve stare accanto a ciò che è fragilmente sano, fa ammalare. Uccide.
Come sempre tutto scorre…nell’avvicendarsi di eventi imprescindibili dal tuo volere, tutto va avanti.
E le ferite restano, se non fossero ferite vorrebbe dire vivere senza sapere davvero chi siamo, senza dare valore a ciò che siamo e ciò che abbiamo accanto.
Questo succede.
Ma in alcuni casi non deve succedere.
Io voglio altro. Pretendo altro.
Dalla finestra sento i piccoli di un merlo nel nido fatto nell’edera e penso che la vita va avanti anche senza di te.