L’anima ha il suo rifugio nell’amore come tempio di un’avarizia terrena che gli dei non possono toccare, ma l’anima è anche parola, parola inconscia.
E’ sbagliato identificare l’inconscio con il tempo dell’anima: è un’altra stagione, è un altro nutrimento, ci si ciba di cose estranee all’ultima parola, di cose che non hanno ragione di essere eppure sono, di cose che sibilano come delle serpi e che invece sono angeli di illuminazione.
– Alda Merini –