L’anima ha il suo rifugio nell’amore
come tempio di un’avarizia terrena
che gli dei non possono toccare,
ma l’anima è anche parola,
parola inconscia.
È sbagliato identificare
l’inconscio con il tempo dell’anima:
è un’altra stagione, è un altro nutrimento,
ci si ciba di cose estranee all’umana parola,
di cose che non hanno ragione di essere eppure sono,
di cose che sibilano come delle serpi e che
invece sono angeli di illuminazione.