Un buon piatto per sorridere…

Mangiare male, con troppi carboidrati rispetto alle proteine e con cibi ad alto indice glicemico, altera la biochimica del cervello e quindi l’umore. Il rapporto tra depressione ed eccesso di carboidrati è stato verificato non solo negli adulti ma anche nei ragazzi. La ricerca ha fatto chiarezza: i giovani non si rifugiano in merendine e snack perché sono ansiosi e depressi, ma viceversa. È mangiando male che lo diventano. «Quando induciamo un carico glicemico forte, ad esempio mangiando dolci», spiega l’immunologo Attilio Speciani, «abbiamo una puntata glicemica estremamente elevata. In questo modo costringiamo l’insulina a intervenire per catturare e “portare via” gli zuccheri in circolo, poiché il nostro organismo li percepisce come “tossici”.

Questi zuccheri vanno a finire nel grasso. Meno insulina richiediamo, meno grasso ci portiamo dietro, e minori interferenze sull’equilibrio nervoso registriamo». L’iperutilizzazione di sostanze dolci e farine raffinate porta alla resistenza insulinica, cioè a uno stato in cui l’organismo diventa insensibile all’insulina che entra in azione, pertanto ne richiede e ne produce sempre di più. La crescente esigenza di rubare zucchero dal circolo, inoltre, ne aumenta la voglia. «E questo ha effetti negativi sullo stato emotivo», precisa Speciani, «e può portare a una condizione di depressione».

Per risolvere si interviene attraverso tutti i meccanismi che possono riequilibrare la resistenza insulinica: utilizzo di cereali integrali – anche per preparare dolci – fibre, pasti regolari, esercizio fisico. Il mattino è il momento della giornata deputato a digerire meglio le sostanze zuccherine introdotte nell’organismo. Chiarisce Speciani: «A colazione possiamo concederci proteine, carboidrati, frutta e caffè, perché al risveglio gli ormoni sono predisposti all’ottimizzazione del consumo di queste sostanze. Cibarsi di dolci e carboidrati semplici la sera, quando l’insulina è già ai massimi livelli, è invece da evitare».

La serotonina è un altro elemento importantissimo nel controllo dello stato dell’umore. Questa sostanza cerebrale ne determina lo sviluppo e il mantenimento. Viene prodotta a partire da alcuni aminoacidi ed è influenzata dal tipo di alimentazione. Come per l’insulina, l’eccesso di carboidrati ne provoca picchi indesiderabili. Che minano la stabilità emotiva. «L’aumento improvviso di serotonina, spesso avvertito come momento positivo», precisa Speciani, «mette in moto uno dei meccanismi di controllo dell’organismo, gli inibitori, che si nutrono della serotonina del cervello determinando un successivo stato di abbattimento»….

 

Allora ci sta proprio un bicchiere di latte con un pacco intero di Pan di stelle….

Tanto ormai, le P***e mi girano spesso in sto periodo!!!

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2 comments

  1. a volte solo il cioccolato mi fa riprendere!
    Mangia pandistelle a volontà!

    bacio

    pat

  2. Grazie del consiglio…lo devo davvero seguire…l’umore in sto periodo è alle….STALLE!!!!

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